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Covid in Alto Adige, le restrizioni per i turisti

Nella provincia di Bolzano da domani 20 comuni in zona rossa. Le regole per i viaggiatori

di Paolo Ribichini
Pubblicato: Ultimo aggiornamento:

Da domani in Alto Adige torna la zona rossa. Per la precisione saranno 20 zone corrispondenti ai territori di altrettanti comuni della provincia di Bolzano, molti dei quali ospitano caroselli sciistici. Anche se le restrizioni maggiori riguardano appunto solo 20 comuni su 116 dell’Alto Adige, sono ora a rischio le prime sciate e a Sant’Ambrogio e i mercatini di Natale.

La decisione della provincia

Ieri è arrivata la decisione del governatore Arno Kompatscher, dopo la scoperta dei cosiddetti “Covid party” e dopo la registrazione della percentuale più bassa di tutta Italia di vaccinati sulla popolazione totale. Così, con i contagi in forte aumento (come anche i ricoveri) e una poca attitudine a rispettare le regole già esistenti, l’amministrazione provinciale ha deciso di prendere provvedimenti drastici per provare quantomeno a salvare il Natale, periodo nel quale si registra il numero più alto di presenze di turisti durante la stagione invernale.

Le restrizioni in Alto Adige

L’ordinanza numero 34 ha l’obiettivo di abbassare la curva del contagio e di ridurre la pressione sugli ospedali, e prevede restrizioni senza distinzioni tra vaccinati e non. Su tutto il territorio provinciale è già scattato l’obbligo in tutti gli ambienti chiusi (ad eccezione della propria casa) e sui trasporti pubblici a partire dal sesto anno di età, di indossare una mascherina Ffp2. Sono state chiuse le discoteche, i locali da ballo, anche all’aperto.

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Le regole per i 20 comuni in zona rossa

Da domani, invece, per i 20 comuni interessati dalla zona rossa, scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5 e ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro e necessità. Per il momento le restrizioni, che interessano anche due comuni della Val Gardena a forte vocazione turistica come Ortisei e Santa Cristina, saranno in vigore fino al 7 dicembre compreso, cioè fino alla giornata di Sant’Ambrogio, giorno festivo per Milano (e per diversi comuni lombardi). Con l’8 dicembre, la festa di Sant’Ambrogio si trasforma – infatti – nel cosiddetto “superponte” dell’Immacolata, tradizionalmente dedicato alle prime sciate della stagione. Nei 20 Comuni sono sospese tutte le manifestazioni, comprese quelle culturali e fieristiche, in spazi chiusi privati o pubblici. Sono sospese anche le prove e le esibizioni di cori e bande musicali, nonché gli spettacoli teatrali, le proiezioni cinematografiche e i convegni Al ristorante è consentita la consumazione con un massimo di 4 persone a tavolo e solo fino alle ore 18. Oltre a Ortisei e Santa Cristina, i comuni interessati sono Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Moso in Passiria, Funes, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

Se viaggi in Alto Adige…

In Alto Adige in questo momento l’incidenza dei contagi è piuttosto alta, ma è possibile entrare e uscire dalla provincia senza restrizioni. Se vuoi, comunque, immergerti nell’atmosfera natalizia dei mercatini o vuoi goderti la montagna in questo periodo dell’anno, ricapitoliamo di seguito le limitazioni che ti troverai ad affrontare.

  • Obbligo di mascherina Ffp2 (o superiore) su mezzi pubblici e in qualsiasi locale o negozio al chiuso
  • Obbligo di mascherina e di green pass tra gli stand dei mercatini di Natale
  • Le discoteche e le sale da ballo sono chiuse

Nei 20 comuni “zona rossa”

  • Coprifuoco dalle ore 20
  • I ristoranti e bar chiudono alle 18 ma è possibile l’asporto
  • Sospeso qualsiasi tipo di manifestazione al chiuso.

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