Home - Viaggiare informati

Viaggiare informati

Scoprire Roma, al femminile. Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, nella Capitale potrai scoprire la città da un’angolazione diversa, quella delle donne che hanno contribuito a rendere grande Roma in un tour tra musei e luoghi storici.

Nei musei, alla scoperta del mondo femminile

Nel Museo della Repubblica Romana al Gianicolo, potrai scoprire le donne che svolsero un ruolo importante nella difesa della città dai francesi nel 1849. Ai Musei Capitolini, invece, potrai conoscere sante, eroine e dee, ritratte nei capolavori della Pinacoteca Capitolina. Una passeggiata ai Fori Imperiali, invece, sarà l’occasione per conoscere le vicende di alcune donne romane che hanno lasciato un segno nella storia medievale e barocca della città. Mentre nella Galleria d’Arte Moderna si svolgerà unostorytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso. Al Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia potrai omaggiare le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano tra le due guerre mondiali, mentre al Museo Napoleonico le numerose figure femminili che popolano l’immaginario visivo del museo stesso saranno sotto i riflettori. Alla Centrale Montemartini le opere di arte antica raccontano di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee, mentre l’incontro organizzato al Museo delle Mura è dedicato alla spiritualità e alla devozione femminile nelle Mura Aureliane, lungo le quali furono realizzati spazi devozionali, dedicati principalmente alle donne. Infine, al Museo di Roma è rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini.

fori imperiali roma
I Fori Imperiali | Foto di Nicole Reyes su Unsplash

Gli itinerari per Roma

Nel ricco programma dell’8 marzo non mancano itinerari per le vie della città. Puoi partecipare a un percorso nell’area di Campo Marzio sul ruolo sociale della donna nel passato e sulla sua “rispettabilità”, mentre il percorso “Donne tra mito e realtà” a Sant’Urbano alla Caffarella si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Non manca, poi, un percorso di street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili. Infine, appuntamento a piazza di Porta Capena per “Egeria e le altre ninfe” che secondo gli antichi abitavano l’area e, ancora nel rione Campo Marzio, puoi scoprire il percorso “Meretrici, partorienti, mammane e modelle”, una passeggiata per ripercorrere la storia attraverso le vicende delle figure femminili tra il XVI e il XIX secolo.

Clicca qui per il programma completo.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Le notti di Bruxelles si illuminano. Le scintillanti installazioni di luci del Bright Festival tornano a illuminare le sere d’inverno della capitale d’Europa fino a domenica 19 febbraio. Quest’anno sono 20 le opere d’arte luminose progettate da artisti e light designer provenienti da tutta Europa, pronti a riempire di colori strade e monumenti di Bruxelles.

Le opere del Bright Festival di Bruxelles

Tra le opere più attese di questa edizione ci sarà l’austriaca Evanescent, un giorno di riflessi dei colori in gigantesche bolle trasparenti tra le quali puoi perderti per goderti lo spettacolo. Altra opera imperdibile è la Walk Under Flowers del tedesco Peter Grotz. Puoi fare una passeggiata sotto fiori giganti che si trasformano in una foresta di luce. Se sei un appassionato degli spettacoli di son et lumière, non puoi perderti il Timelaps, opera che è un inno alla storia del municipio di Schaerbeek e sfrutta la luce per valorizzare le linee architettoniche del palazzo, creando così un’esperienza unica e suggestiva.

https://youtu.be/qSOyr5mJjgQ

L’organizzazione dell’evento

La magia inizia ogni giorno dopo il tramonto, a partire dalle ore 19. Per godere al meglio dello spettacolo, gli organizzatori del Bright Festival hanno ideato percorsi tematici a piedi: il primo al quartiere reale, il secondo al quartiere europeo e il terzo lungo la via che collega il quartiere Lehon alla Luis Bertrand Avenue. Per spostarsi da una zona all’altra, puoi utilizzare i mezzi pubblici o una bicicletta, come fanno gli abitanti della città.

bright festival bruxelles
Bright Brussels Festival 2022 HYPERFORM – ANTOINE GOLDSCHMIDT COLAS FISZMAN Jardin du Palais des Académies – Tuin van het Paleis der Academiën © visit.brussels – Eric Danhier – 2022

Gli eventi collaterali nel segno dell’art nouveau

Insieme alle installazioni, il Bright Festival prevede anche una fitta agenda di eventi nei musei, tour guidati e un focus dedicato all’art nouveau. Visitando il Museo degli Strumenti Musicali puoi ammirare Unframed, un’esperienza immersiva dove l’invisibile diventa visibile in un viaggio sensoriale di illusioni e prospettive. Passando poi dal Museo di Arte e Storia, non perderti una visita alla mostra interattiva Utopia per scoprire le linee morbide dell’art nouveau grazie alla tecnologia digitale. Visita, infine il GreenArt Project all’Ecole n°1 di Schaerbeek situata nell’edificio in stile art nouveau progettato dall’architetto Henri Jacobs. Qui artisti provenienti da Grecia e Francia e bambini della scuola elementare hanno dato sfogo alla propria creatività per stimolare una riflessione sull’importanza e sul valore della natura.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Dai due agli otto mesi d’attesa. Ottenere il passaporto in Italia è oramai diventato difficilissimo. E di conseguenza saltano i viaggi fuori dall’Unione europea. Secondo Assoviaggi, l’ingorgo passaporti ha fatto rinviare a data da destinarsi circa 80mila tour organizzati fino ad oggi, con circa 150 milioni di mancate vendite per il sistema delle agenzie di viaggio.

La situazione

Il 96,5% delle agenzie iscritte segnala problemi con conseguenti disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori. Ma il caos passaporti non genera solo un problema economico per l’indotto, ma anche ripercussioni per tutti coloro che – in tour organizzati o individualmente – vogliono mettersi in viaggio fuori dalla Ue.

A causa dei rallentamenti nel rilascio dei passaporti, sono saltati in media sette viaggi per ogni agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate. “Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono”, commenta il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi. “Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei”.

passaporto ritardi
Foto di Joshua Woroniecki da Pixabay

Le cause

Secondo Assoviaggi, gli attuali rallentamenti sono dovuti dalla somma di nuove richieste e di quelle arretrate causati dalle restrizioni per il Covid. Chi non aveva rinnovato durante i quasi tre anni di pandemia, lo sta facendo ora. Hanno inciso anche i ritardi legati al rilascio delle carte d’identità (che consentono di viaggiare nella Ue e in diversi paesi della zona europea) che hanno spinto i viaggiatori a richiedere il passaporto per partire a fronte di una carta scaduta. E poi c’è la Brexit che obbliga ora italiani (ed europei) a presentare il passaporto alla frontiera. Infatti, secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2022 sono stati rilasciati 1,8 milioni di passaporti, ad un ritmo di 151mila al mese, con un trend che non accenna a diminuire.

Clicday e openday

In attesa di soluzioni definitive, le questure di diverse province italiane hanno deciso di programmare open day (aperture senza prenotazione) e clic day. Davanti alle questure si sono create, nei giorni scorsi, file lunghissime. Ma si tratta forse solo di una goccia nel mare.

Il passaporto temporaneo d’urgenza

Vista la situazione, ti consigliamo di prenotare il tuo viaggio solo quando avrai una data certa per il rilascio del passaporto. Ci sono poi alcuni casi per i quali è possibile usufruire di un passaporto d’urgenza. In primo luogo possono usufruirne coloro che dimostrino di avere gravi motivi familiari o di salute, certificati da strutture o autorità competenti pubbliche o private. Questi documenti dovranno essere redatti o tradotti in lingua italiana o inglese. Possono usufruirne anche coloro che dimostrino l’esistenza di improrogabili necessità di lavoro, comprovate da una richiesta motivata e firmata da chi ricopre incarichi dirigenziali e redatta su carta intestata del datore di lavoro. Inoltre, in ogni caso, il richiedente dovrà presentare allo sportello la prenotazione del volo o altro titolo di viaggio.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Spensieratezza, spettacolo e tradizione. Questo è il Carnevale sulle isole Canarie. Al ritmo di salsa e nella sua versione locale, la batucada. Ogni isola ospita eventi unici che trasformano le strade in location per grandi feste popolari. Troverai anche un’atmosfera divertente e rilassata e, perché no, il clima mite.

Carnevale di Tenerife

Il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife è considerato uno dei più vivaci al mondo. È stata infatti dichiarata manifestazione di “Interesse Turistico Internazionale”: una grande festa che coinvolge città e villaggi con ritmi e balli simili a quelli dei più famosi carnevali sudamericani. Al Carnival Queen Gala la sfilata è un carosello di colori e risate, con costumi pieni di piume e paillette. Proprio i costumi possono arrivare a misurare più di tre metri di altezza e pesare fino a 400 chili per la ricchezza nelle decorazioni. Le due giornate più importanti sono il giorno del coso apoteosis, un’emozionante sfilata di carri allegorici e gruppi folcloristici che si muovono al ritmo delle comparsas, gruppi di musicisti locali, e quello della la tradizionale “sepoltura della sardina” il 22 febbraio, uno spettacolo irriverente, dove le donne fingono di piangere per la fine dei festeggiamenti.

carnevale canarie
Il carnevale di Tenerife

Carnevale di Gran Canaria

Il Carnevale di Gran Canaria è uno dei più spettacolari di tutta la Spagna. Si tratta di una festa travolgente che si svolge per le strade della capitale, dalla spiaggia di Las Canteras, dove puoi assistere alla sfilata in pieno giorno, fino al bellissimo quartiere di Vegueta. Oltre al Gala della Regina del Carnevale e ai concorsi per selezionare il miglior gruppo carnevalesco, che si chiamano murgas, un altro degli eventi più popolari e internazionali del Carnevale di Gran Canaria è il Drag Queen Gala, dove si incorona la migliore drag queen del carnevale. E Se vuoi goderti la festa direttamente sulla spiaggia, il Carnevale Internazionale di Maspalomasè l’evento perfetto per godersi i festeggiamenti sulle dune di sabbia, in un clima già primaverile.

carnevale canarie
Il Drag Queen Gala di Gran Canaria

Lanzarote Carnival

Il Carnevale di Lanzarote è invece uno dei più antichi delle Isole Canarie, anche se non è così conosciuto come gli altri. L’evento più importante si svolge il 20 febbraio nel capoluogo dell’isola, Arrecife, dove le parrandas marineras de los buches, i carri allegorici, le comparsas e la musica batucada riempiono le strade di ritmo, gioia e colore. Altrettante feste si svolgono in tutto il resto dell’isola, specialmente a Teguise, che conserva una tradizione conosciuta come i diabletes di Teguise con figuranti travestiti da diavoli.

Fiesta de los Indianos a La Palma

Il Carnevale sull’isola di La Palma è uno dei più originali di tutta la Spagna. Parliamo della Fiesta de los Indianos, una celebrazione che rievoca l’emigrazione degli isolani verso Cuba. Si tiene il 20 febbraio. È d’obbligo tanto borotalco e abbigliamento bianco: i ragazzi indossano le guayaberas (camicie leggere) e le ragazze cappelli e abiti vintage – mentre si muovono al ritmo delle guarachas e delle guajiras che risuonano nelle strade di Santa Cruz de La Palma, una città dall’aspetto coloniale che accentua l’atmosfera magica del carnevale in bianco.

carnevale canarie
Fiesta de los Indianos a La Palma

Carnevale di Fuerteventura

A Fuerteventura i protagonisti del carnevale sono gli arretrancos e gli achipencos (dal 23 al 26 marzo). I primi sono divertenti veicoli a quattro ruote costruiti a mano, e i secondi invece barchette barchette usate per le regate che si svolgono a Puerto del Rosario.

Carnevale di La Gomera

Il Carnevale di La Gomera è più tranquillo tra quelli delle Canarie. Si svolge a San Sebastián, la capoluogo dell’isola. L’evento principale è il Día de los Polvos de Talco y Añil, il lunedì grasso. I partecipanti, tutti vestiti di bianco, sono coperti dal borotalco tra feste e musica d’orchestra.

Carnevale di El Hierro

Il carnevale sull’isola di El Hierro è una vera festa popolare tradizionale . La Fiesta de los Carneros, riunisce a Frontera centinaia di giovani vestiti con pelli di pecora. Una tradizione che si perde nel tempo.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Divertimento, tradizione e multiculturalità. Sono queste le tre parole chiave che caratterizzano gli eventi di Carnevale in Svizzera. La tradizione religiosa si mescola agli antichi riti pagani che scandivano il succedersi delle stagioni. In alcuni cantoni il Carnevale si basa principalmente sull’usanza pre-cristiana di scacciare l’inverno e gli spiriti cattivi per accogliere, invece, la rinascita portata dalla primavera. In ogni caso la festa del Carnevale è particolarmente sentita in tutta la Svizzera tanto che l’organizzazione è spesso affidata alle corporazioni e ai comitati di cittadini che con passione e dedizione preparano uno spettacolo capace di coinvolgere e divertire gli abitanti e i turisti.

Lötschental, nel Vallese: i mostruosi Tschäggättä

Dal 3 al 21 febbraio si tiene il Carnevale nel Lötschental (canton Vallese). Questo Carnevale è caratterizzato dalle maschere Tschäggättä. Sono realizzate in legno di pino cembro, abiti di pelli di capra o di pecora e di una campana allacciata alla cintura. Dal 3 febbraio – giorno successivo alla festa della Candelora – fino alla mezzanotte del martedì grasso le Tschäggättä si aggirano per le strade dei villaggi inseguendo donne e bambini e, dopo averli presi, strofinano sui loro volti i guanti intrisi di neve. L’origine di questo rituale è abbastanza incerta. Secondo alcune interpretazioni si ispira alle bande di ladri mascherati, gli Schurtendiebe, che nel XI secolo rubavano nei villaggi per riappropriarsi dei beni sottratti dalle popolazioni immigrate in queste zone. La manifestazione ai giorni nostri è spontanea. Il 18 febbraio si tiene la tradizionale sfilata a Wiler, mentre il 18 e 21 febbraio l’intaglio delle maschere a Ferden. La Lötschental è raggiungibile a bordo del Trenino Verde delle Alpi che viaggia da Domodossola a Berna. Devi scendere alla stazione di Goppenstein e devi proseguire con l’autopostale.

carnevale svizzera
I mostruosi Tschäggättä della Loetschental | Foto di Schweiz Tourismus/Stephan Engler

Basilea: il carnevale patrimonio dell’Umanità

Dal 27 febbraio al 1° marzo a Basilea si tiene il Carnevale più popolare e partecipato della Svizzera. L’appuntamento è il lunedì dopo le Ceneri all’alba: in una Basilea completamente al buio parte la sfilata delle lanterne (il Morgenstraich) che inaugura i tre giorni di cortei e baccanali. Tra maschere vivaci, lanterne e stornelli, sono due gli appuntamenti da non perdere: lunedì e mercoledì pomeriggio avrà luogo il “Cortège”, un vero e proprio corteo con gruppi in maschera, Guggen e carri che animano le strade anche fuori dalla città. Per l’occasione devi assaggiare i tre piatti tipici del periodo: la zuppa di farina, la torta alle cipolle e un bretzel al cumino (chiamato “fastenwähe”). Dal 2017 questo Carnevale è stato inserito nella lista dei patroni immateriali dell’Unesco.

carnevale svizzera basilea
Sfilata di lanterne a Basilea | foto di Switzerland Tourism / Jan Geerk

Solothurn: il carnevale hawaiano

Fino al 22 febbraio nella città più barocca della Svizzera, Solothurn, il Carnevale dura più di un mese e culmina con la settimana di sfilate che precede la Quaresima. Per seguire il principio carnevalesco del sovvertimento, Solothurn cambia il suo nome in Honolulu. Pare, infatti, che si trovi esattamente agli antipodi della capitale delle Hawaii o almeno ne sono convinti i suoi abitanti. Viene destituito il sindaco e la via del Municipio diventa “via dell’Asino”. I festeggiamenti entrano nel vivo la mattina del giovedì grasso (il 16 febbraio) alle 5 con il “Chesslete” – il chiassoso corteo con fiaccole e strumenti assordanti che attraversa la città vecchia svegliando chi dorme – e si conclude la sera del mercoledì delle ceneri (il 22 febbraio) con l’incendio del pupazzo di paglia Böög.

Bellinzona “car free” in occasione del Rabadan

Dal 1862 a Bellinzona si celebra il Carnevale con carri, cortei ed appuntamenti teatrali e musicali che stravolgono per qualche giorno i quieti ritmi cittadini. La città dei castelli, patrimonio dell’Unesco, si trasforma in una festa all’aperto fino alle prime luci dell’alba. Il Carnevale, di rito romano, ha inizio con la consegna delle chiavi della città al Re Rabadan, parola piemontese che significa fracasso. Pare che il termine sia stato coniato al tempo delle Crociate per indicare i banchetti serali dopo il digiuno islamico diurno del Ramadan. Il programma di sabato include una sfida fra le Guggen, bande di musicisti provenienti dal Canton Ticino. La domenica Bellinzona ospita il consueto “Grande Corteo Mascherato”, una sfilata umoristica con musica, carri e gruppi in maschera. Il pass del Carnevale, necessario per entrare nella cittadella, permette di viaggiare gratis sui mezzi di trasporto pubblici.

carnevale svizzera bellinzona
Il Rabadan di Bellinzona | Foto di Keine Angaben

Lucerna e la saga dei Fritschi

Dal 16 al 21 febbraio si tiene il Carnevale di Lucerna. La sua origine nata nel XV secolo, è legata al rituale per scacciare l’inverno. Il 16 febbraio la grande esplosione, detta Urknall, alle 5 del mattino nella Piazza della Cappella segna l’inizio della festa. Gruppi in maschera, con fiati e percussioni, si mettono in mostra attraverso le viuzze dando vita a rumorose esibizioni per far danzare e cantare migliaia di visitatori. Sono i Guggenmuusige che animano le vie di Lucerna “sbeffeggiando” il proprio pubblico. Fra le maschere spicca il Fritschi, un uomo anziano, con sua moglie, la Fritschene, e il loro figlio Fritschikind. Punti salienti di questo carnevale sono le tre grandi sfilate cittadine: il Fritschiumzug il giovedì grasso (16 febbraio), il Weyumzug il lunedì grasso (20 febbraio) e il Monstercorso il martedì grasso (21 febbraio).

Friburgo e il carnevale dei Bolzes

Le origini del carnevale di Friburgo sono incerte ma questa tradizione è stata rilanciata nel 1968 da tre abitanti della città vecchia. Bolzes è, infatti, il nome dato agli abitanti del quartiere dell’Auge, a prevalenza germanofona, che si trova nella parte bassa di Friburgo. Lo svolgimento del carnevale ricorda l’antica rivalità fra città vecchia e città alta. I Bolzes si travestono con maschere terrificanti e girano armati per difendere il loro territorio. Dal 18 al 21 febbraio puoi assistere a un programma di animazione con cortei, musica, aperitivi nei bar e nei bistrot che si conclude con l’incendio del pupazzo Rababous a simboleggiare la fine dell’inverno.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

A febbraio un viaggio nella Repubblica Dominicana si trasforma in un tour alla scoperta delle tradizioni dell’America centrale. Quello che si tiene sull’isola Hispaniola è il carnevale più antico del continente americano. La prima celebrazione del Carnevale nella Repubblica Dominicana si tenne addirittura nel 1520, dopo poco meno di trent’anni dalla scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Nella Repubblica Dominicana questa variopinta e allegra festa assume anche un altro significato, quello della festa dell’indipendenza del paese da Haiti, che si celebra il 27 febbraio.

Un Carnevale caraibico

La caratteristica del Carnevale nella Repubblica Dominicana è nelle maschere e costumi che sfilano ogni domenica di febbraio e che caratterizzano le diverse città, mentre il personaggio più famoso ma soprattutto immancabile è quello del Diablo Cojuelo, il “diavolo zoppo”, tipico di Santiago e di La Vega ma che si ritrova nelle parate di tutte le città del Paese. Tra gli altri personaggi rappresentati ci sono i Taimáscaros di Puerto Plata, i Guloyas di San Pedro de Marcorís, Los Pintao di Barahona. E tutti insieme sfilano nell’ultimo giorno del carnevale, durante la Parata Nazionale, in programma sul Malecón di Santo Domingo, il 5 marzo.

carnevale repubblica dominicana

Il programma del 2023

Punta Cana

Quest’anno sarà Punta Cana ad aprire le sfilate di Carnevale il prossimo 4 febbraio. Le maschere sfileranno lungo Boulevard Primero de Noviembre, la strada principale della rinomata località turistica. Parteciperanno alla sfilata circa 1.500 personaggi in costume, tra cui le “Musas de Punta Cana”. Si tratta di un gruppo di donne di ogni età, madri, imprenditrici e lavoratrici, che tradizionalmente sfilano in rappresentanza della comunità femminile della cittadina.

La Vega

Il più atteso dei carnevali dominicani resta quello di La Vega, che si svolge ogni domenica di febbraio e il cui simbolo è il Diablo Cojuelo. La leggenda narra che questo demone scherzoso fece spazientire così tanto Satana che lo buttò a terra, ferendolo a una gamba e rendendolo zoppo. La parata dei danzatori viene interrotta all’improvviso dai Diavoli Cojuelos, che colpiscono gambe e sedere di tutti coloro che non riescono a scappare in tempo, purificando, simbolicamente i loro peccati. Le maschere dei Diavoli Cojuelos sono realizzate in cartapesta e sono tra le più belle ed elaborate del Paese.

carnevale repubblica dominicana

La Parata Nazionale a Santo Domingo

Di tutte le celebrazioni del Carnevale della Repubblica Dominicana, la “Parata Nazionale” è la più importante e completa. Si terrà sul Malecón di Santo Domingo tra creatività, colore e gioia. Centinaia di comparse provenienti dalle 32 province del Paese si presentano all’evento durante il quale vengono premiate le migliori rappresentazioni secondo diverse categorie. Inoltre, alla “Parata Nazionale” partecipano anche numerosi carri allegorici e i 12 personaggi caratteristici del Carnevale dominicano che spaziano dagli Africanos dipinti di nero ai Platanuses, vestiti di foglie di banano, dagli Indios per ricordare gli indigeni dell’isola ai Lechones, dai costumi coloratissimi e ricchi di elementi. Le sfilate, che solitamente si tengono nel pomeriggio, si concludono con serate al ritmo di merengue e bachata alle quali partecipa tutta la popolazione.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

San Valentino in Turchia. Sono tante le mete romantiche da vivere in due nel paese a cavallo tra Europa e Asia. A partire da İstanbul, la Roma d’Oriente e capitale culturale della Turchia. Ma anche la Cappadocia, dove storia e natura si fondono, Kars, la perla nascosta dell’Anatolia orientale e Şirince, il famoso villaggio turistico di Selçuk, İzmir.

1. Istanbul, un tuffo nella storia

Istanbul è – senza dubbio – una delle città più affascinanti al mondo, meta ideale per un San Valentino in Turchia. Sarà per quell’incontro tra culture diverse o per la sua millenaria storia. Ogni angolo della città è caratterizzato da luoghi unici e scorci fantastici che nascono dall’unione del mare con i segni che la storia ha lasciato scolpiti sullo skyline della città. Via Istiklal, la Torre di Galata e il Ponte di Galata, la Collina di Pierre Loti e la Cisterna della Basilica, la Fortezza di Rumeli, la Collina di Çamlıca, il Boschetto di Emirgan, Anadolu Kavağı e lo splendido Bosforo sono solo alcuni dei luoghi più suggestivi, nel punto d’incontro tra Asia ed Europa. E poi c’è il cibo. A İstanbul la cucina ottomana si fonde con quella mediterranea in un connubio unico. Certo, ci sono anche alcuni ristoranti stellati. Ma ci sono anche bellissime terrazze dalle quali godere – durante la cena – della città nella sua veste notturna.

galata istanbul san valentino in turchia
La Torre di Galata di sera (Istanbul)

2. Cappadocia, una romantica esperienza in una terra senza tempo

Con il suo paesaggio senza eguali e gli autentici hotel in grotta, la Cappadocia è un’altra meta ideale per festeggiare un romantico San Valentino. È la terra delle mongolfiere colorate, siti culturali misteriosi e antiche tradizioni vinicole. L’esperienza più inflazionata ma certamente bellissima è un romantico tour all’alba in mongolfiera. Partendo dal villaggio di Göreme verso le cinque del mattino, i voli in mongolfiera offrono vedute aeree mozzafiato della Cappadocia: camini delle fate, formazioni rocciose e le valli dei Piccioni, Zemi e Paşabağ Priests, tra le altre cose. Ma puoi esplorare anche il Museo all’aperto di Göreme, inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, e le affascinanti città sotterranee della regione. Poi se vuoi vivere con la tua metà un’esperienza unica puoi soggiornare in un hotel in grotta, realizzati secondo i dettami architettonici tradizionali della zona. Si tratta di edifici scolpiti nella pietra e nella roccia, ma con un ambiente confortevole e lussuoso.

Kars Eastern Express san valentino in turchia
A bordo del Kars Eastern Express

3. Kars, il paradiso nascosto dell’Anatolia orientale

Puoi raggiungere la città di Kars con il Touristic Eastern Express, uno straordinario viaggio in treno che parte da Ankara, la capitale della Turchia. Il treno passa per Kırıkkale, Kayseri, Sivas, Erzincan ed Erzurum, rivelando bellezze naturali e stazioni ferroviarie storiche lungo la strada per Kars. In questo periodo troverai molto probabilmente la città ricoperta dal manto bianco della neve. Ma potrai comunque apprezzare l’architettura in stile baltico che ricorda una città dell’Europa dell’Est. Nei pressi di Kars, puoi esplorare l’antica città di Ani, inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, per poi visitare Sarıkamış e goderti mezza giornata sulle piste da sci. Sul lago Çıldır, che tipicamente si ghiaccia in inverno, puoi fare passeggiate romantiche e gite in slitta.

4. Şirince ed Efeso, il romantico itinerario sulla costa dell’Egeo

Se, invece, per San Valentino preferisci una fuga romantica sulla costa dove la temperatura è mite, puoi optare per il villaggio di Şirince a İzmir. Qui puoi passeggiare lungo le stradine tra case storiche e poi visitare l’antica città di Efeso, a soli 10 chilometri dal villaggio e patrimonio mondiale dell’Unesco con i suoi magnifici resti archeologici.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Non solo sci. Se ami la montagna ma preferisci la forchetta allo sci, la Val Gardena è il posto ideale per te. Non solo perché il livello dei ristoranti e dei rifugi è elevato, ma anche perché in valle ci sono ben tre ristoranti stellati: l’Anna Stube a Ortisei, l’Alpenroyal Gourmet Restaurant e il Suinsom a Selva di Val Gardena.

Cena negli “stellati”

L’Anna Stuben

Nel rinomato Ristorante gourmet Anna Stuben (1 Stella nella Guida MICHELIN Italia 2023), presso l’Hotel Gardena a Ortisei, lo chef stellato Reimund Brunner propone prodotti locali e regionali di prima qualità, da cui trae le sue particolari creazioni. Il ristorante, inoltre, può vantare esperti sommelier che ti consiglieranno i vini più adatti ad accompagnare i piatti dello chef.

L’Alpenroyal Gourmet

All’Alpenroyal Gourmet Restaurant (1 Stella nella Guida MICHELIN Italia 2023), si spazia dalle piante delle Alpi al mondo mediterraneo, dai teneri filetti ai dolci fatti in casa. Lo chef Mario Porcelli crea piatti unici in cui non mancano riferimenti alla sua terra di origine, la Puglia, come le favette e cicoria, rivisitate senza stravolgimenti. La carta è Un viaggio dal Sud al Nord, che comincia dal mar Mediterraneo e finisce con il caviale Baikal.

mario porcelli ristoranti stellati val gardena
Mario Porcelli, chef stellato dell’Alpenroyal Gourmet Restaurant

Il Suinsom

Il nuovo Ristorante Suinsom (1 Stella nella Guida MICHELIN Italia 2023), presso l’hotel Tyrol a Selva, è guidato dallo chef Alessandro Martellini, che propone un incontro tra l’innovazione e la tradizione di un luogo mitico, dominato dallo spirito della Montagna. L’accoglienza e il servizio rispecchiano i valori familiari dell’Hotel Tyrol: un ambiente intimo, caratterizzato da legni locali di oltre 200 anni, tessuti pregiati e due stube autentiche.

Una cena sotto le stelle

Ma se alle stelle Michelin preferisci quelle che stanno in cielo, puoi cenare in un rifugio in quota dove potrai assaporare i piatti della tradizione guardando le stelle dalle cime delle montagne. Il più interessante è certamente il Rifugio Emilio Comici, noto per le serate a tema (special nights) che si concludono con discese notturne in slittino o con gli sci, a lume di torcia. Alla Baita Ciampac – Vallunga di Selva – ogni martedì e giovedì si tiene una cena a lume di candela, mentre al lisas’alm – La Sëlva, ogni mercoledì e venerdì si cena sotto le stelle.

Gli hotel d’alpeggio

Un’altra incantevole esperienza di vera montagna la propongono gli Almhotel, vale a dire gli hotel non raggiungibili con l’auto. Tra questi c’è l’Almhotel Col Raiser a oltre 2000 metri, ed è raggiungibile solo con gli sci oppure in ovovia. Ma c’è anche l’Almhotel Piz Seteur, in località Plan de Gralba/Piz Sella. Anche questo è raggiungibile solo con gli sci o seggiovia, ed è dotato di camere con arredamenti in legno in perfetto stile alpino, sauna e jacuzzi con una spettacolare vista sulle piste da sci.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Neve e lunghi tramonti. A bordo di un treno che lentamente viaggia lungo le valli alpine. Da oggi (10 gennaio) potrai scoprire una delle più affascinanti ferrovie italo-svizzere – la Vigezzina-Centovalli – a un prezzo davvero conveniente. Due biglietti al costo di uno. Si tratta di una nuova romantica offerta pensata per far conoscere al grande pubblico uno dei momenti dell’anno che regala, dal finestrino, paesaggi incantati.

L’offerta invernale

Mentre il paesaggio finalmente si colora di bianco i convogli della Vigezzina-Centovalli percorrono un tragitto di media montagna in cui, favoriti dalla veste invernale della vegetazione, lo sguardo si spalanca verso le cime della Val Vigezzo e i borghi storici incastonati tra Italia e Svizzera. Nell’anno del suo centenario, la Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre così una promozione inedita e particolarmente vantaggiosa: tutti coloro che acquisteranno due biglietti per la tratta Domodossola-Locarno o Locarno-Domodossola (validi uno o due giorni, con possibilità di effettuare una sosta intermedia) pagheranno la metà.

Cosa visitare lungo la tratta della Vigezzina-Centovalli

Domodossola

I due capolinea, Domodossola e Locarno, meritano una visita, anche nelle seppur brevi giornate d’inverno. Il capoluogo ossolano ha appena rinnovato una nuova porzione del suo centro storico, ampliando l’area chiusa al traffico veicolare: da Piazza Mercato, cuore pulsante della città, con una bella passeggiata tra palazzi storici e caratteristici vicoli puoi raggiungere Via Rosmini (strada completamente pedonalizzata) e da qui incamminarti verso il sito Unesco del Sacro Monte Calvario, collegato al nucleo antico di Domodossola con una nuova pavimentazione. Visita, poi, le sale dei Musei civici di Palazzo San Francesco e presso il Collegio Rosmini dove fino al 5 febbraio si tiene la mostra “Seitzinger alchemica”.

vigezzina centovalli
L’iconico treno della Ferrovia Vigezzina-Centovalli alla stazione di Santa Maria Maggiore | Foto di Gianluca Barlacchi

Locarno

Locarno si presenta al viaggiatore con una doppia anima. La prima è quella romantica data dall’affaccio sulla sponda ticinese del Lago Maggiore, da ammirare passeggiando sull’elegante lungolago costellato dalle straordinarie fioriture delle camelie invernali. La sua seconda anima è quella intima e storica, nei vicoli del cuore più antico, nella spettacolare Piazza Grande – una delle più belle di tutto il Canton Ticino – o ancora nel Castello Visconteo. Poco fuori dal centro della città non perderti il Santuario della Madonna del Sasso, in posizione panoramica con vista sul Lago Maggiore, raggiungibile a piedi o attraverso la pittoresca funicolare che parte nei pressi della stazione ferroviaria. Da Orselina (collegata a Locarno dalla funicolare) parte la moderna funivia che porta agli oltre 1300 metri di Cardada, dove fino a febbraio vengono proposte speciali escursioni al chiaro di luna.

Val Vigezzo

La Val Vigezzo è un’area molto apprezzata dagli amanti degli sport invernali, grazie alla stazione della Piana di Vigezzo, a 1.700 metri di altitudine. Grazie a una recente convenzione, i viaggiatori della Ferrovia Vigezzina-Centovalli possono fruire di sconti particolarmente vantaggiosi per l’acquisto dello skipass, così da avventurarsi sulle piste vigezzine. Ma potrai arrivare in quota non solo per sciare: ciaspole ai piedi, sono numerosi i percorsi che potrai fare anche se non sei molto esperto. Poi c’è l’iniziativa Il sabato alla Piana che unisce golose proposte enogastronomiche a magiche escursioni notturne. Non perderti, poi, il borgo di Santa Maria Maggiore con il suo museo davvero unico aperto ogni weekend: la Casa del Profumo Feminis-Farina, dove scoprirai la storia tutta italiana di uno dei profumi più antichi e più famosi del mondo, l’Acqua di Colonia, nata proprio qui grazie all’intraprendenza di due emigranti vigezzini. Se ami le attività outdoor lente, la Val Vigezzo offre una pista pedonale di quasi 15 chilometri immersa in una pineta di abeti rossi, percorribile anche con le ciaspole con accesso principale a due passi dal centro di Santa Maria Maggiore.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail

Stai pianificando un viaggio per il nuovo anno? Oppure ne vuoi regalare uno? Il 2023 sarà l’anno della Danimarca, del suo design e della sua architettura. Saranno tanti gli eventi tra nuove installazioni a Copenaghen, capitale mondiale dell’architettura dell’Unesco per il 2023, e la tanto attesa apertura del museo del bunker sotterraneo Regan Vest nello Jutland settentrionale. Inoltre, saranno inaugurati nuovi hotel in città e sulla costa.

Copenaghen e la sua architettura

Nel 2023 la capitale della Danimarca, Copenaghen, sarà anche la Capitale Mondiale dell’Architettura Unesco. Per l’occasione si terranno picnic collettivi, aperture straordinarie di edifici normalmente chiusi al pubblico, e una serie di nuovi padiglioni realizzati davanti al porto, tra cui uno progettato dal famoso Bjarke Ingels Group (BIG). Il Danish Architecture Center (DAC) sarà il protagonista principale durante tutto l’anno con la nuova mostra Made in Denmark che porterà i visitatori alla scoperta della storia dell’architettura danese dall’epoca vichinga a oggi. Inoltre, a luglio Copenaghen ospiterà anche il Congresso mondiale degli architetti.

copenaghen danimarca 2023
Uno scorcio serale della Royal Danish Playhouse e della Royal Danish Opera | © The Playhouse (2007) – Lundgaard & Tranberg Arkitekter. Operaen (2005) – Henning Larsen Architects. Fotograf: Kim Wyon

Apre il museo della guerra fredda

Durante il 2023 in Danimarca aprirà finalmente il museo della guerra fredda Regan Vest, realizzato in un bunker sotterraneo. L’apertura era prevista per la fine del 2022, ma è stata posticipata per attendere la conclusione del periodo di letargo dei pipistrelli che abitano i tunnel sotterranei della struttura. Costruito negli anni sessanta per servire da rifugio alla Regina e al governo in caso di guerra nucleare, sarà per la prima volta nella sua storia aperto al pubblico. L’imponente bunker di 5.500 metri quadrati è la parte principale del museo, dove potrai vedere gli interni originali, l’ufficio dei ministri, quello dei medici e il dormitorio. In superficie, troverai l’edificio dedicato ai visitatori e alle esposizioni. È stato progettato dalla Aart Architects e mostra con la realtà virtuale come apparirebbero il bunker e il paesaggio circostante dopo una bomba nucleare. Anche la villa, dove vivevano il custode e la sua famiglia, è stata riportata allo splendore degli anni ottanta in modo da offrire ai visitatori uno sguardo sulla vita quotidiana dell’epoca.

Ad Aarhus nel nuovo parco scientifico

Poco lontano dalla seconda città della Danimarca, Aarhus, c’è l’Osservatorio Ole Rømer, costruito 110 anni fa. È attualmente in ristrutturazione ma riaprirà al pubblico durante l’estate. Gli edifici saranno riportati al loro stile originale e il giardino che circonda il museo, il Kongelunden, sarà trasformato in un parco scientifico, dove potrai scoprire i segreti dell’astronomia durante la visita. Potrai anche trascorrere la notte nelle nuove “cabine scientifiche”.

aarhus danimarca 2023
Il Museo della vecchia città ad Aarhus | © Robin Skjoldborg

I 250 anni del villaggio Unesco Christinasfeld

Christiansfeld è stato il primo sito danese dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2015. Nel 2023 festeggerà il suo 250° anniversario dalla sua fondazione avvenuta nel 1773. Il villaggio è un esempio di ideale urbano protestante incentrato sulla piazza della chiesa. Lo stile architettonico è semplice, con mattoni gialli e tetti di tegole rosse. Qui puoi ammirare i primi edifici settecenteschi come l’hotel Brødremenighedens. A Christiansfeld non perderti poi i suoi dolci al miele a forma di cuore, che vengono cucinati qui da secoli e divenuti simbolo del villaggio.

La Ocean Race arriva ad Aarhus

Aarhus sarà la prima città danese a ospitare il grande evento della vela internazionale: la Ocean Race. Il tratto di mare di fronte la città sarà colorato dalle vele delle barche che prenderanno parte alla gara dal 29 maggio all’8 giugno 2023. La Ocean Race è la più importante regata velica off-shore del mondo e si svolge nell’arco di sei mesi in otto tappe in giro per il mondo. Il porto di Aarhus si vestirà a festa per l’occasione.

0 commento
0 FacebookTwitterPinterestWhatsappTelegramEmail