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Green pass e coprifuoco, come viaggiare nei prossimi mesi

di Paolo Ribichini
Pubblicato: Ultimo aggiornamento:

Viaggiare e non solo. Oltre alla carta d’identità e alla patente, il “green pass” sta entrando a far parte dei documenti fondamentali per spostarsi. Per il momento rimane un documento “virtuale” ed è sostituito dalla certificazione vaccinale o di negativizzazione. In alternativa può essere sostituito da un documento di negatività rilasciato dopo essersi sottoposti al tampone molecolare o antigenico, effettuato nelle 48 ore precedenti. Ne abbiamo già scritto qui. Scopriamo quindi come utilizzare il green pass per andare in vacanza, le norme sul coprifuoco e le riaperture dei ristoranti, anche al chiuso.

Green pass, a cosa serve?

Al momento il green pass consente di spostarsi anche da e per le regioni rosse o arancioni, verso la Sardegna [Aggiornamento: l’obbligo in Sardegna è decaduto il 16 giugno] (e verso tutte le regioni che imporranno restrizioni all’ingresso autonomamente) e a partecipare ad alcuni eventi e spettacoli all’aperto. È obbligatorio per partecipare alle feste di matrimonio a partire dal 15 giugno. Inoltre, la stessa certificazione verde è spesso accettata per spostarsi anche verso altri paesi europei (ne abbiamo parlato qui). Potrebbe presto consentire di ritornare in Italia dai paesi europei senza doversi sottoporre al tampone.

aereo covid
Photo by Eva Darron on Unsplash

Quanto dura il green pass?

La validità temporale della certificazione verde, obbligatoria anche per minori con più di due anni, dipende dalla tipologia di documento presentato. Se si è guariti dal Covid-19, il pass vale per i sei mesi successivi alla negativizzazione. Se si è vaccinati, invece, la durata del documento è di nove mesi dalla seconda dose (quando prevista). Importante novità, invece, riguarda la possibilità di usufruire del pass già dopo la prima dose a partire dal 15° giorno fino alla data prevista per la seconda iniezione. Mentre per chi si sottopone al tampone, la validità del pass è di sole 48 ore. Il costo per il tampone rapido è di circa 20-30 euro, mentre quello molecolare (talvolta l’unico accettato all’estero) oscilla tra i 60 e i 100 euro. Il green pass per vaccinati e negativizzati, invece, non ha alcun costo.

Presto il green pass europeo

A giugno dovrebbe essere introdotto il Dgc, cioè il green pass europeo. Sarà molto simile all’attuale certificazione italiana, ma avrà in più un codice QR attraverso il quale coloro che sono preposti ai controlli potranno recuperare rapidamente un numero univoco con il quale verificare (su tutto il territorio dell’Unione europea) le informazioni fornite. In questo modo, ci si potrà spostare per tutta l’Europa senza doversi sottoporre a ulteriori test o a quarantene precauzionali. Sostituirà il green pass italiano.

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Il coprifuoco, verso l’addio

Altro punto importante che tanti dubbi sta generando in chi sta pensando di prenotare una vacanza, è la questione legata al coprifuoco. Da oggi l’obbligo di rientrare nelle proprie abitazioni è slittato dalle 22 alle 23 su tutto il territorio nazionale. Niente coprifuoco per chi vive o dimora in una regione bianca, mentre nelle altre regioni il coprifuoco subirà un ulteriore slittamento alle 24 a partire dal 7 giugno. Se i dati della diffusione del virus saranno positivi, a partire dal 21 giugno sarà abolito su tutto il territorio nazionale.

Bar, locali e ristoranti

I ristoranti e i bar hanno già riaperto all’esterno in zona gialla. A partire dal 1° giugno sarà possibile mangiare seduti al chiuso (aspetto importante in zone di montagna) anche la sera o sarà possibile bere una tazza di caffè al banco.

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