aereo
Home - Covid-19 - L’Europa riapre al turismo, come viaggiare dalla prossima settimana

L’Europa riapre al turismo, come viaggiare dalla prossima settimana

di Paolo Ribichini

Addio quarantena. Nei prossimi giorni all’interno dell’Unione Europea ci sarà un graduale allentamento delle misure in entrata tra i vari Paesi per l’emergenza Covid-19. Si viaggerà ancora con il test del tampone in tasca, ma quasi tutti gli stati europei hanno eliminato o elimineranno nei prossimi giorni l’obbligo di quarantena che di fatto limita fortemente il turismo. Vediamo la situazione nei principali Paesi europei e nei paesi che confinano con l’Italia.

Restrizioni nei principali Paesi europei

Gran Bretagna

Londra covid

 

Londra Photo by Eva Dang on Unsplash

Partiamo subito da una delle mete più gettonate dai giovani italiani, il Regno Unito. È e rimarrà ancora per un po’ difficile visitare Londra o Edimburgo. Devi aver eseguito un tampone nelle 72 ore prima della partenza (in lingua inglese), devi compilare un form online in cui indichi dove risiederai e sei obbligato a rispettare una quarantena di 10 giorni che può essere ridotta a 5 con un tampone a tue spese. Inoltre, una volta giunto sul territorio britannico, devi sottoporti in ogni caso al tampone il secondo e ottavo giorno della permanenza (sempre a tue spese, da pagare prima di arrivare nel Paese). Se giungi con un volo internazionale in Scozia, sei obbligato alla quarantena presso i Covid Hotel.

Spagna

Valencia spagna covid

 

Città delle Scienze di Valencia Photo by zebbache djoubair on Unsplash

In Spagna gli italiani sono benvenuti. Puoi raggiungere Madrid o Barcellona, Siviglia e Valencia senza obbligo di quarantena. Devi, però, sottoporti a tampone molecolare nelle 72 ore precedenti all’ingresso nel Paese. Attenzione, il tampone molecolare non è il tampone rapido: ha una maggiore efficacia, tempi più lunghi per il referto e soprattutto un costo più elevato (70-90 euro in Italia).

Germania

Berlino covid germania

 

Pariser Platz a Berlino | Photo by Claudio Schwarz | @purzlbaum on Unsplash

Per raggiungere Berlino o per perderti tra boccali di birra in Baviera, devi registrarti prima del viaggio e presentare il certificato di tampone effettuato nelle 48 precedenti all’ingresso in Germania. Al momento il governo di Berlino non ha eliminato completamente l’obbligo di quarantena (10 giorni o 5 giorni se si effettua un secondo tampone), ma alcune categorie di turisti sono al momento escluse: i guariti da Covid negli ultimi sei mesi e coloro che abbiano concluso il ciclo vaccinale almeno 14 giorni prima. Chiaramente se rientri tra queste due categorie, devi disporre di un certificato che lo attesti (è ammesso anche in lingua italiana). Ma attenzione alla normativa dei singoli Land.

Francia

Parigi Covid Francia

 

Panorama di Parigi | Photo by Alex Mustaros on Unsplash

È possibile e non troppo complicato visitare Parigi o perderti tra le campagne della Camargue. In Francia non c’è obbligo di quarantena se arrivi dall’Italia. Devi compilare un’autocertificazione all’ingresso e presentare il certificato del tampone molecolare (non rapido) effettuato nelle 72 ore prima della partenza. L’obbligo riguarda tutti i viaggiatori con più di 11 anni.

Svezia

Stoccolma covid

 

Stoccolma | Photo by Adam Gavlák on Unsplash

Stoccolma o Goteborg? Andare a in Svezia è facile (a patto che tu riesca a trovare un volo diretto) anche se sconsigliato. Fino al 31 maggio hai l’obbligo di esibire un certificato di un test Covid negativo (molecolare o antigenico) all’ingresso in Svezia effettuato nelle 48 ore precedenti. Inoltre, le autorità raccomandano di osservare un periodo di isolamento fiduciario di sette giorni e di sottoporsi ad un secondo tampone dopo 5 giorni dall’ingresso nel Paese.

Paesi di confine

Svizzera

Per entrare in Svizzera, non è difficile ma la normativa è un po’ complessa. Se arrivi in aereo dall’Italia sei obbligato al registrarti prima di partire (o entro 2 giorni dall’ingresso) e a presentare il certificato di un tampone molecolare effettuato nelle 72 ore prima dell’arrivo). Se però arrivi da Basilica (a partire dal 17 maggio), dalla Puglia e dalla Campania, sei obbligato anche a rispettare la quarantena di 10 giorni che si riducono a 7 con un secondo tampone negativo. Considera che l’elenco delle regioni è continuamente aggiornato.

 

Sankt Gilgen in Austria | Photo by Paul Gilmore on Unsplash

Austria

Dal 19 maggio anche l’Austria riapre al turismo. Potrai spostarti in bicicletta tra le sue valli o visitare Vienna senza più obbligo di quarantena. L’Italia, infatti, non dovrebbe rientrare tra i paesi ad alto rischio, nei confronti dei quali rimangono le vecchie restrizioni. Sarai quindi obbligato alla pre-registrazione e a esibire un certificato di ciclo vaccinale concluso (non è ancora chiaro se saranno ammessi i certificati che riportino una data dell’ultima dose inferiore a 21 giorni dall’ingresso nel Paese), un certificato di negativizzazione da Covid (meno di sei mesi) o tampone (rapido entro le 24 ore, molecolare entro le 72 ore prima del viaggio).

Slovenia

Puoi scoprire Lubiana e la verde Slovenia senza particolari problemi. La normativa è un po’ complessa su alcuni punti, ma cerchiamo di fare chiarezza. Puoi entrare nel Paese con tampone effettuato di qualsiasi genere ma solo se eseguito nella Ue, non più vecchio di 48 ore. Oppure puoi presentare un certificato di negativizzazione non più vecchio di sei mesi. Sono ammessi anche i vaccinati. Le regole di riconoscimento del vaccino dipendono dal tipo di siero utilizzato. Se sei vaccinato con Pfizer è valido il certificato se sono trascorsi almeno sette giorni dall’ultima dose. Se sei vaccinato con Moderna devi attendere 14 giorni. Mentre se sei stato immunizzato con Astrazeneca, è sufficiente attendere 21 giorni dalla prima dose.

Rientro in Italia

Per tornare in Italia dai paesi Ue, dal Regno Unito e dalla Svizzera, a partire dal 15 maggio non avrai più l’obbligo di quarantena. Dovrai però presentare il certificato di tampone effettuato nelle 48 ore precedenti al rimpatrio, oppure essere in possesso di un certificato vaccinale (con ciclo completo) o di negativizzazione (non più vecchio di sei mesi).

NOTA BENE - Se decidi di metterti in viaggio, contatta l’ambasciata italiana presente nel Paese di destinazione per conoscere bene ogni aspetto della normativa locale ed eventuali aggiornamenti. Questo articolo non può considerarsi esaustivo, ma esclusivamente indicativo, oltre a non essere costantemente aggiornato rispetto a variazioni definite dai singoli governi. Altre info qui.


Segui i nostri aggiornamenti su Telegram

Ti potrebbe interessare anche...