Si potrebbe presto tornare a viaggiare all’interno dell’Unione europea. La Commissione ha oggi proposto agli Stati membri di allentare le attuali restrizioni sui viaggi non essenziali, sulla base dei dati mondiali della diffusione del Covid-19 e degli sviluppi delle campagne di vaccinazione.
La Commissione europea propone di consentire l’ingresso nella Ue non solo ai turisti provenienti dal Paesi con una situazione epidemiologica sotto controllo, ma anche a tutte le persone che abbiano concluso il percorso vaccinale, se rientra tra quelli autorizzati dalla stessa Unione europea. “Ciò riflette i più recenti pareri scientifici che dimostrano che la vaccinazione aiuta notevolmente a interrompere la catena di trasmissione”, spiega in una nota la Commissione europea. Gli Stati membri, quindi, dovrebbero consentire il viaggio nell’Unione a chi ha ricevuto almeno 14 giorni prima l’ultima dose raccomandata dei vaccini approvati, con possibili deroghe per vaccini riconosciuti dall’Oms.
Allo stesso tempo Bruxelles propone un nuovo meccanismo di “freno di emergenza” per far fronte al rischio che nuove varianti entrino all’interno dei confini della Ue. Ciò consentirà ai singoli Paesi di agire tempestivamente nel limitare temporaneamente l’ingresso dai Paesi colpiti per il tempo necessario a mettere in atto misure di contenimento.
“È ora di ravvivare l’industria del turismo e le amicizie transfrontaliere in sicurezza”, spiega Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, con un tweet. “Ci proponiamo di accogliere nuovamente i visitatori vaccinati e quelli provenienti da Paesi con una buona situazione sanitaria. Ma se emergono varianti dobbiamo agire in fretta”.
Time to revive 🇪🇺 tourism industry & for cross-border friendships to rekindle – safely.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 3, 2021
We propose to welcome again vaccinated visitors & those from countries with a good health situation.
But if variants emerge we have to act fast: we propose an EU emergency brake mechanism.