circumetnea
Home - Sicilia - In treno nell’autentica Sicilia con la Circumetnea

In treno nell’autentica Sicilia con la Circumetnea

di Redazione

“In Sicilia in treno? Impossibile”. Te lo diranno gli stessi siciliani: ad eccezione di alcune tratte, comunque sprovviste dell’alta velocità, muoversi sull’isola su rotaie è davvero difficile. Ma c’è una linea ferroviaria imperdibile. Stiamo parlando della Circumetnea. Dal gusto un po’ retrò, i treni che viaggiano su questa linea girano intorno all’Etna, attraversano cittadine incantevoli e corrono tra aranceti e vigneti che crescono sulla nera terra del vulcano. Non si tratta di una ferrovia turistica ma in parte ci è diventata con il tempo. Così ti ritroverai a viaggiare con turisti ma anche con gli abitanti delle cittadine toccate dalla linea. Un viaggio esperienziale alla ricerca della Sicilia più autentica.

Da Catania verso l’entroterra

La linea della Circumetnea misura 110 chilometri e un treno impiega quasi 3 ore e mezza a completare la tratta, alla velocità di 35 chilometri l’ora. Il treno parte da Catania Borgo e attraversa la periferia della città tra suggestivi scorci fatti di panni stesi e balconi e rocce nerissime della colata lavica di quattro secoli fa. Il treno raggiunge quindi Misterbianco e procede lento nella campagna siciliana fatta di muretti a secco, fichi d’India e tanti aranceti.

Circumetnea Bronte
Alla stazione di Bronte | Patrick1977, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Inizia la salita. Bronte tra carretti e pistacchi

Il treno inizia a salire. Nella tratta tra Adrano a Bronte dal finestrino potrai ammirare le piante di pistacchio dop, il pistacchio unico al mondo, simbolo di questa terra sorprendente. Qui a Bronte potresti scendere dal treno, comprare i pistacchi e visitare il Museo del Carretto siciliano, vere e proprie opere d’arte in movimento con i loro dipinti che ritraggono momenti della vita quotidiana della Sicilia di qualche decennio fa.

La Circumetnea nel Parco dell’Etna

Ora il treno continua la sua salita e in breve tempo passa da 700 a quasi 1.000 metri d’altitudine ed entra nel parco dell’Etna. Qui puoi prenotare una delle fermate a richiesta, usate un tempo dai contadini per andare a curare la terra, e immergerti nel bosco per un piacevole trekking lungo percorsi tracciati.

Dalle 100 chiese al mare

Potresti fare una nuova sosta poi a Randazzo, la città delle 100 chiese. Visitarle tutte è impossibile ma tre valgono sicuramente la pena: Santa Maria, nel quartiere latino, San Niccolò, nel quartiere greco e San Martino, nel quartiere romano. Da Randazzo inizia la discesa lungo la Valle dell’Alcantara. Il paesaggio è costellato di vigneti, poi avvicinandoci al mare l’uva lascia il passo all’arancia. Il treno termina la sua corsa nella località costiera di Riposto, nei pressi di Giarre.

Ti potrebbe interessare anche...