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Sorapis, il lago turchese che tutti vogliono vedere

di Paolo Ribichini
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Una macchia turchese tra le montagne. Una visione onirica dove il cielo e le nuvole si riflettono creando immagini uniche. È il Lago di Sorapis, un sogno dolomitico che è arrivato a insidiare, per popolarità, il Lago di Braies. Ma se quest’ultimo è facile da raggiungere (ci si può arrivare anche in auto e parcheggiare a poche centinaia di metri dalla sua riva), il Sorapis, invece, richiede circa due ore di cammino.

Dove si trova il Lago di Sorapis?

Il Lago di Sorapis si trova non lontano da Misurina, a pochi chilometri da Cortina e da Auronzo di Cadore. Si trova tra le vette del Gruppo del Sorapiss a un’altitudine di poco superiore ai 1.900 metri.

Come si raggiunge?

Il sentiero più breve e meno faticoso è il n. 215, che inizia al Passo Tre Croci. Presenta 200 metri di dislivello e tecnicamente è piuttosto semplice. Si tratta però di un tracciato esposto che può creare qualche problema a chi soffre di vertigini. Va affrontato esclusivamente con scarpe da trekking e abbigliamento tecnico. Inoltre, riteniamo sia fondamentale, per motivi di sicurezza, utilizzare l’imbracatura da ferrata da agganciare al filo metallico presente nei punti esposti. In alternativa, un sentiero meno esposto, ma decisamente più faticoso è il n. 217. Inizia dall’Hotel Cristallo in località Fedèra Vecia, sulla strada che collega Auronzo a Misurina. Il dislivello da superare è di oltre 600 metri, mentre dal Passo Tre Croci i metri sono poco più di 200. Anche in questo caso, sono necessarie scarpe da trekking e abbigliamento tecnico.

lago sorapis
Il Lago di Sorapis | Foto di preenasundersingh da Pixabay

Descrizione del tracciato

Dopo circa un’ora di cammino lungo il sentiero 215 troverai una scala metallica che consentirà di salire. Qui possono sorgere i primi problemi per chi soffre l’altezza e l’esposizione. Prosegui sul sentiero, ora in parte tagliato nella roccia del bastione della Cima del Làudo Est. Qui inizia un altro tratto esposto, dove – grazie alla corda metallica – ci si può agganciare con l’attrezzatura da ferrata. Ora prosegui in leggera salita tra mughi, fino a raggiungere il Rifugio Vandelli. Qui potrai rifocillarti. Il lago è a un minuto di cammino.

Nota bene

Molte persone, ignare del percorso, lo affrontano con abiti e scarpe inadeguati creando problemi e pericoli in primo luogo a loro stessi ma anche alle altre persone – molte – che si accingono a raggiungere questo meraviglioso lago. Bisogna sempre ricordarsi di trovarsi in montagna e la montagna esige rispetto e modestia. Non rischiate e soprattutto date sempre priorità alla sicurezza, a iniziare dall’imbracatura da ferrata che raramente viene utilizzata dai visitatori, attratti dalla bellezza del lago – che hanno magari ammirato su Instagram – ma che non conoscono le regole non scritte della montagna. È vietato inoltre, raggiungere il Lago in bicicletta ed è anche vietato fare il bagno. Infine, fate attenzione ai vostri rifiuti e alle mascherine: non sporcate questi luoghi magnifici. In una parola: rispetto. Per sé, per gli altri e per la Natura.

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