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Tra acetaie e Dante. Scoprire l’Emilia Romagna a settembre

di Redazione

Settembre in Emilia Romagna significa passeggiate, città d’arte e tanta cultura. Con il caldo agostano alle spalle, la regione si mostra in tutta la sua bellezza e in tutta la sua complessità, tra acetaie, chiostri e cammini. Scopri con noi cinque cose da fare in questo periodo.

1. Lungo il Cammino di Dante

Diventare pellegrini, alla ricerca delle tracce di Dante. Un viaggio in piedi o in bicicletta, per omaggiare il Sommo Poeta, autore di pellegrinaggi reali o metafisici nell’Aldilà. Esiliato da Firenze, trascorse il resto della vita spostandosi tra le dimore di nobili che si prestarono a ospitarlo. Oggi è possibile ripercorrere i passi di Dante attraverso la Romagna e la Toscana lungo un sentiero a lunga percorrenza a forma di anello che collega Firenze e Ravenna, i suoi luoghi di nascita e di morte. Il Cammino di Dante conta 395 chilometri e può essere suddiviso in 21 tappe da percorrere a piedi. Potrai camminare lungo stradine, carrarecce e sentieri, alcuni dei quali risalgono addirittura all’epoca etrusca, tra marzo e novembre. In Romagna non perderti la città di Ravenna dove potrai visitare la tomba del poeta ma anche l’immenso patrimonio storico-culturale della città con i suoi fantastici mosaici di San Vitale e Galla Placidia.

2. Sulle tracce di Antonio Ligabue

Il pittore Antonio Ligabue, pur essendo nato in Svizzera, ha un legame forte e profondo con l’Emilia Romagna. A Gualtieri, un piccolo borgo della bassa reggiana, troverà rifugio dopo essere stato cacciato dalla Svizzera. Si tratta del paese d’origine del padre. È in questa piccola realtà, fatta di sentieri, argini e campanili, che l’artista scopre il suo talento. Visita qui la Fondazione Museo Antonio Ligabue che raccoglie un patrimonio permanente di opere dell’artista gualtierese, ospitato nelle sale monumentali del piano nobile di Palazzo Bentivoglio. Non perderti poi la Casa Museo Ligabue, dove l’artista trovò rifugio nei momenti di solitudine. Infine, vale una visita anche il cimitero dove è sepolto per ammirare la maschera funebre in bronzo sulla sua lapide realizzata dall’amico scultore Andrea Mozzali.

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Gualtieri, Collegiata della Madonna della Neve | Sailko, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

3. A passo lento tra i chiostri

I Chiostri francescani di Ravenna sono un angolo di raffinata bellezza e di serenità nel centro storico della città. Parte del convento, costruito dai francescani nel 1261 vicino alla chiesa omonima, non è originale ma frutto di un rifacimento tra il XV e il XVII secolo. Insieme alla Tomba di Dante, la basilica di San Francesco, il Museo Dantesco e il Quadrarco di Braccioforte costituisce la “Zona del Silenzio”. Altro magnifico chiostro è quello dell’Abbazia di Chiaravalle della Colomba realizzato nel XIII secolo. Di forma quadrata, è l’unico chiostro in Emilia-Romagna ancora perfettamente conservato al di fuori delle mura cittadine. Ha una divisione in campate a coperture a crociera, e sculture della scuola di Benedetto Antelami. Da non perdere, infine, il chiostro della Basilica di Santo Stefano a Bologna. Nasce dall’unione di edifici diversi (le cosiddette “sette chiese”) ed è un vero e proprio santuario di fede. Il suo chiostro si presenta su due piani ed è di origine medievale, addirittura precedente l’anno 1000. Ammira i suoi incredibili capitelli le cui figure potrebbero avere ispirato Dante nell’immaginare alcune figure del Purgatorio.

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Viaggio in camper | Photo by Kojiro Inui on Unsplash

4. Viaggiare in camper

Quando il traffico e il caldo agostano iniziano a scemare, è il momento migliore per una vacanza in camper. Sono molte le zone attrezzate in Emilia Romagna. Uno dei luoghi da scoprire con la propria “casa su quattro ruote” è il Parco del Delta del Po. Si tratta di una zona ricca di boschi e pinete, lagune e un’enorme varietà di piante e animali, tra cui il fenicottero rosa. Se alla natura preferisci la storia e l’arte, mettiti alla guida tra i tanti castelli del Piacentino tra borghi e vigneti. Per un viaggio che invece coniuga la vita all’aria aperta, l’avventura e la scoperta, non resta che perderti sulle stradine dell’Appennino tosco-emiliano. Qui alcuni itinerari per scoprire l’Emilia Romagna più autentica.

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Fresca insalata caprese condita con l’aceto balsamico di Modena | Foto di Peter Biela da Pixabay

5. Scoprire l’aceto balsamico

L’aceto balsamico è il vero oro di Modena. Conosciuto in tutto il mondo, rappresenta l’elemento imprescindibile di diversi piatti. Domenica 26 settembre oltre 30 acetaie della provincia di Modena apriranno le porte ai curiosi che vorranno scoprire i segreti della produzione e per imparare a degustarlo nel modo migliore. Puoi trovare tutte le informazioni cliccando qui.

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