Con il volo AZ1586 da Cagliari a Roma di ieri sera, Alitalia chiude i battenti. Dopo 74 anni di storia, l’ex compagnia di bandiera – sinonimo per gli italiani di viaggi in luoghi lontani – ammaina il suo tricolore. L’ultimo volo è stato accolto da lunghi applausi dei colleghi in divisa, con fiori, lacrime, cori. E tanti abbracci. Lunghi ringraziamenti anche da parte degli ultimi passeggeri. Oggi al suo posto volerà la società pubblica Ita che manterrà, dopo l’acquisto in extremis ieri sera del logo Alitalia, per un totale di 90 milioni di euro. Ma si chiamerà Ita Airways e avrà una livrea azzurra.
La nuova flotta (con meno aerei)
Da oggi Ita opera con una flotta di 52 aerei, anche se già nel 2022 la flotta dovrebbe arrivare a 78 aeromobili fino a raggiungere – nel 2025 – il numero di 105 velivoli di cui 81 di nuova generazione. I dipendenti della nuova compagnia sono attualmente poco meno di 3 mila (rispetto agli 11 mila di Alitalia), ma – secondo i piani industriali – nel 2025 dovrebbero crescere fino a 5.500-5.700. Insomma, una compagnia piuttosto snella che però punta a strutturarsi e ad ampliarsi nei prossimi tre anni.
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Stati Uniti e Giappone sul lungo raggio
Ita serve – al momento – 45 destinazioni, con 61 rotte. Nei prossimi anni si prevede di raggiungere 74 località in Europa e nel mondo con 89 rotte, con un aumento percentuale delle tratte di lungo raggio. Nella stagione invernale appena iniziata, la nuova compagnia raggiunge – sulle lunghe distanze – Tokyo, Boston e Miami da Roma e New York da Milano e dalla Capitale. Per l’estate 2022, si aggiungeranno anche San Paolo in Brasile, Buenos Aires, Washington e Los Angeles.

Europa occidentale, Medioriente e Grecia
In Europa sono garantiti i collegamenti con le principali città (da Fiumicino e Linate): Parigi, Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Atene, Madrid e Ginevra. Verso il mondo mediorientale, da Roma si raggiungono anche Tel Aviv, Il Cairo, Tunisi e Algeri.
In Italia…
In Italia, le tratte sono le stesse gestite finora da Alitalia. Quindi si può continuare a raggiungere Roma dalla Puglia (Bari e Brindisi), dalla Calabria (Lamezia e Reggio), dalla Lombardia (Milano e Bergamo), dall’Emilia Romagna (Bologna), ma anche da Napoli e dalla Sicilia, per un totale di 21 aeroporti italiani. Mentre i collegamenti con la Sardegna in “continuità territoriale”, passano alla compagnia spagnola Volotea.