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Melpignano, la perla del Salento tra tradizioni e chilometro zero

di Paolo Ribichini

Il vento teso da est. Il cielo carico di nuvole grigie che volano veloci. Cammino tra cave di pietra leccese per raggiungere a piedi Melpignano. Ieri sera sono arrivato nella notte e ho alloggiato a un paio di chilometri dal paese a Villa Talìa, un b&b, immerso nella campagna. È gestito da Adamo e Francesca, artisti che lavorano nel mondo del teatro. Un disguido mi consente di scoprire uno spaccato fatto di cave e qualche operaio a lavoro in un sabato mattina di dicembre. Pina e Luigi, gestori di un accogliente bed & breakfast (Donna Vincenza) mi aspettano per una chiacchierata e una colazione a base di cotognata e dolci tipici nel loro caldo salotto. “Da qui i giovani vanno via e non tornano”, spiega Luigi, con occhi malinconici. Forse pensa a sua figlia, lontana. “A parte quella settimana della Notte della Taranta, qui non c’è molto”. Non ci sono hotel ma solo piccoli b&b con pochi posti letto. E il turismo ha bisogno di investimenti e di essere destagionalizzato. Tuttavia, dietro l’apparente quiete del paese di appena 2 mila anime, pulsano vitalità e iniziative di giovani che raccontano di una realtà, in verità, molto più vibrante della visione malinconica che Luigi e Pina mi forniscono mentre spalmo un po’ di cotognata su una frisella.

Parola d’ordine: destagionalizzare

Insomma, Melpignano anche d’inverno è viva. E ne è testimone anche la giovane sindaca, Valentina Avantaggiato, che incarna la speranza e la determinazione di una generazione che guarda al futuro con fiducia. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di destagionalizzare l’economia locale, e andare oltre quella settimana d’agosto quando il paese si riempie di turisti per la Notte della Taranta. E per far questo non può mancare il coinvolgimento dei local, a partire dal cosiddetto Mercato del Giusto, che anima le domeniche della cittadina con prodotti locali, dibattiti e concerti.

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Il Mercato del Giusto di Melpignano

Tra forni e chiese

Dopo la colazione vado alla scoperta di Melpignano con la guida Paola Russo, una dei principali esperti della storia del paese. Andiamo alla scoperta della chiesa di San Giorgio. La cittadina è costellata di piccole cappelle come quella dedicata a San Michele Arcangelo e quella intitolata alla Madonna di Costantinopoli. Piccoli capolavori senza tempo. Ma il tesoro di Melpignano risiede anche nelle sue strade acciottolate e nelle sue piazze, dove l’arte, la storia e la gastronomia si fondono in un mix irresistibile. Paola mi porta a visitare anche l’antico forno di Uccio Treglia in via Fazzi, in disuso da diversi decenni ma custode di segreti e tradizioni della panificazione salentina tramandate di generazione in generazione. Poi raggiungiamo il moderno panificio Fior di Pane, dove si preserva l’arte della pasticceria salentina e dove, prossimamente, sarà anche possibile vivere esperienze immersive, realizzando prodotti da forno con esperti fornai.

Il palazzo Marchesale e il Convento degli Agostiniani

Salutata Paola, il mio giro prosegue con l’archeologa Eda Kulja. Con lei inizia un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso il maestoso Palazzo Marchesale, con il suo giardino all’italiana. D’estate qui è anche possibile mangiare i piatti di qualche secolo fa grazie a una fedele ricostruzione delle ricette anche attraverso un’opera archeologica. Vicino al castello c’è poi il suggestivo Convento degli Agostiniani, proprio nel piazzale dove si tiene la Notte della Taranta, purtroppo al momento chiuso al pubblico.

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Gruppo folkloristico di Melpignano | Foto di Ivano Puzzovio

Gli orti sociali e il cultura popolare

Gli orti sociali, realizzati in piccoli appezzamenti di terra strappati all’abbandono ai margini della cosiddetta Pineta Longa, appena fuori dal paese, rappresentano la quintessenza del concetto di chilometro zero e rappresentano un’importante risorsa per la comunità, promuovendo la sostenibilità e la valorizzazione del territorio. E proprio per valorizzare il territorio e le tradizioni locali che è nato il Centro di Cultura Popolare. Qui Salvatore Gervasi, con la sua famiglia, organizza degustazioni e intrattenimento musicale in perfetto stile salentino.

Dove mangiare

Il ristorante il Fusticino è il luogo perfetto per assaggiare i sapori del territorio reinterpretati con creatività. Tanta creatività c’è anche nel menu della Pizzeria Vizio dove potrai assaggiare ottime pizze gourmet. Se invece preferisci la tradizione, vai alla Taverna Melpigos, autentica osteria di paese a pochi passi dalla Chiesa Madre.

Dove dormire

Per chi desidera immergersi completamente nell’atmosfera magica di Melpignano, le opzioni di alloggio sono limitate ma affascinanti. Dai confortevoli bed & breakfast come Donna Vincenza e Villa Talìa, quest’ultimo immerso nella quiete della campagna salentina, alle pittoresche dimore d’epoca, c’è qualcosa per tutti i gusti ed esigenze.

Melpignano si rivela un gioiello da scoprire e apprezzare tutto l’anno, lontano dalle folle estive, offrendo un’esperienza autentica e indimenticabile nel cuore del Salento.

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