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Formaggi, bunker e storia. Un road trip lungo la Val Pusteria

di Paolo Ribichini
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In auto, in moto o in bici. La Val Pusteria, una delle più lunghe valli alpine, è uno scrigno di storia, tradizioni, sport e paesaggi mozzafiato. Siamo in Alto Adige, nel quadrante nord-orientale della provincia di Bolzano. Scopri con noi il nostro reportage itinerante lungo la Pusteria e le sue valli laterali che nascondono, come scrigni segreti, luoghi e laghi dalla bellezza unica.

Il Forte di Fortezza, dove i nazisti nascosero l’oro d’Italia

All’altezza dello svincolo autostradale per la Val Pusteria lungo l’Autostrada per il Bennero, c’è un mastodontico forte. Si tratta di una fortificazione austriaca realizzata a metà Ottocento all’incrocio della Val d’Isarco e della Pusteria e faceva parte di un sistema di sbarramento anti-italiano. In realtà non subì alcun attacco e divenne una vera e propria cattedrale nel deserto. Fu utilizzato poi dai nazisti per nascondere l’oro della Banca d’Italia nelle ultime fasi del secondo conflitto mondiale. Il Forte oggi è stato recuperato ed è diventato un museo con esposizioni temporanee.

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Una delle gallerie del Forte di Fortezza | Foto di Paolo Ribichini

Nell’area di Rio Pusteria

Proseguiamo il nostro viaggio verso il borgo Rio di Pusteria. Da qui è possibile visitare la valle di Valles nell’area vacanze “Rio Pusteria”. Si tratta di una zona lontana dal turismo di massa, circondata da montagne e boschi e dove regna la pace. Nell’area c’è il Castel Rodengo che domina la gola del fiume Rienza. Di proprietà dell’antica famiglia dei von Wolkenstein. Nel castello possono essere ammirati gli affreschi riportati alla luce nel 1972 della Saga di Ivano. Inoltre, se ami pedalare, puoi affittare nei pressi della stazione di Rio Pusteria e-bike per escursioni nella zona di Spinga, tra boschi, vigneti e il monumento dedicato alla vittoria dei tirolesi contro Napoleone, oppure puoi praticare “il bagno di bosco” sotto il larici di Marengo.

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Mucche al pascolo nella Valle di Valles | Foto di Paolo Ribichini

Verso Brunico. Tra formaggi, loden e mulini

Proseguendo verso est, incontriamo la Chiusa di Rio Pusteria, vestigia di un antico forte che chiudeva la valle, delimitava il confine tra il Tirolo e la Contea di Gorizia e fungeva da dogana. Poi nei pressi del borgo di Vandoies c’è un luogo che vale una visita. Si tratta del Lodenwirt, una piccola zona industriale nata intorno a una fabbrica e rivendita di loden e abiti tradizionali tirolesi. Nei suoi pressi c’è il caseificio Capriz, dove puoi acquistare ottimi formaggi a pasta molle realizzati con il latte locale. Nei suoi sotterranei da non perdere il suo particolarissimo museo del formaggio.

Tra i mulini di Terento

Da Valdoies puoi raggiungere Terento. Una delle sue principali attrazioni è il Sentiero dei Mulini, un’escursione circolare della durata di circa un’ora e mezza. L’itinerario inizia presso il parcheggio nel centro di Terento e, passando per il bosco, conduce alle piramidi di terra, particolari torri di roccia che si sono formate nel 1837 a causa di una forte tempesta. Proseguendo sul sentiero per altri dieci minuti si arriva ai cinque mulini. Tutti i lunedì da metà maggio a ottobre viene proposta una visita guidata per le famiglie. A ottobre non perderti la rassegna gastronomica s’ Terner Schmelzpfand. Tra i vari eventi della rassegna c’è anche la Festa dei Mulini, durante la quale gli edifici vengono aperti e messi in funzione per assistere all’antica tecnica della macinazione del grano.

Lungo la Strada del Sole

Da Terento puoi raggiungere Brunico seguendo la Strada del Sole, tra i terrazzamenti a mezza costa lungo il fronte nord della Pusteria. Si tratta di un percorso sempre soleggiato perfetto per le bici. Ma è bene sapere che non si tratta di una pista ciclabile.

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Uno degli ambienti interni del Museo della Montagna di Reinhold Messner | | Foto di Paolo Ribichini

Brunico, tra le case colorate e i musei di Messner

Nella città di Brunico non perderti una passeggiata nel pittoresco centro storico fatto di tante case colorate in stile tirolese. Ma le attrazioni a cui non puoi rinunciare solo il Castello posto appena fuori dalla città e una salita in funivia sul Plan de Corones. Sulla cima di questa montagna puoi ammirare un paesaggio unico che spazia sulla Pusteria ma anche sulla Val Badia e sugli Alti Tauri. Sulla sommità c’è una grande campana denominata “Concordia 2000”. Suona ogni giorno alle ore 12 ma anche ogni volta che un Paese abolisce la pena di morte. Poco distante c’è il Lumen, spettacolare museo dedicato alla fotografia di montagna, e il Messner Mountain Museum Corones, particolarissima struttura, realizzata dall’archistar Zaha Hadid, che racchiude i cimeli delle varie esplorazioni dell’alpinista altoatesino.

Deviando verso nord

Da Brunico puoi deviare verso nord rispetto al percorso lungo il fiume Rienza e immergerti nella bellissima e incontaminata Valle Aurina. Si tratta di una valle piuttosto lunga che termina con il villaggio di Casere, l’abitato più a nord d’Italia. Non perderti qui la bellissima Cappella di Santo Spirito. Ma prima di arrivare a Casere, fermati alla miniera di Predoi. Quasi completamente dismessa, ospita al suo interno l’unico “centro climatico” d’Italia e un museo delle miniere dove potrai scoprire le condizioni di lavoro dei minatori di un tempo. A settembre, inoltre, potrai partecipare, fino al 24, alle Giornate del Graukäse, il particolare formaggio grigio tipico della valle, dal sapore inconfondibile e dalla granulosità tipica. Mentre dal 15 al 17 marzo 2024 si terrà a Campo Tures il Festival internazionale del Formaggio con degustazioni.

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L’ingresso delle miniere di Predoi in Valle Aurina | Foto di Paolo Ribichini

I laghi della Pusteria

Lascia la Valle Aurina e prosegui lungo la Pusteria verso est. Poco più avanti, all’altezza di Valdaora, inizia la valle di Anterselva che si snoda verso nord fino all’omonimo lago dai colori inconfondibili e da una natura incontaminata. Proseguendo lungo il fiume Rienza ancora verso est, raggiungi lo svincolo per raggiungere, verso sud, il fantastico Lago di Braies. Durante la stagione estiva gli ingressi al lago sono stati contingentati attraverso prenotazioni online ed è obbligatorio pagare un ticket se lo si vuole raggiungere in auto. Consigliamo, comunque, di visitarlo fuori stagione quando i flussi turistici sono ridotti. È uno dei laghi più belli e affascinanti al mondo. Un luogo di pace da godere nel silenzio e nella tranquillità. Per godersi un facile trekking, puoi raggiungere la vicina Prato Piazza, un altopiano affascinante da godere lentamente. Da qui puoi salire un po’ di quota e raggiungere la vetta del Monte Specie per godere un panorama unico verso Cortina, Dobbiaco e verso le Tre Cime di Lavaredo. Altro lago da non perdere, questa volta in posizione più comoda, è il Lago di Dobbiaco, con i suoi unici acquitrini e una natura tipicamente lacustre.

Tra musica e guerra fredda

Dobbiaco è una delle cittadine più importanti della Pusteria. È famosa per essere uno dei principali centri di sci di fondo d’Italia, ma anche perché scelta dal compositore Gustav Mahler per comporre alcuni dei suoi più importanti brani. Nella cittadina puoi visitare il centro culturale a lui dedicato e vedere alcuni dei luoghi dove amava ritirarsi per comporre o per contemplare la natura. Sempre a Dobbiaco, appena fuori dal paese proseguendo verso est, c’è un bunker-museo della Guerra Fredda. Un’associazione locale ha recuperato questa struttura utilizzata dalla Nato per difendere la Pusteria da un’eventuale invasione sovietica da est. Al suo interno puoi vedere i suoi ambienti in parte ristrutturati.

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I due campanili di San Candido | Foto di Paolo Ribichini

San Candido e i suoi due campanili

San Candido è una delle cittadine più antiche dell’Alto Adige. È caratterizzato dai suoi due antichi campanili che dominano ogni scorcio della cittadina. San Candido ha un grazioso corso vari locali e bar dove fermarsi e un’atmosfera tipica di un salotto alpino. Altro elemento che caratterizza i suoi scorci più affascinanti è il Monte Baranci. Centro sciistico d’inverno, in estate è il luogo ideale per passeggiate in famiglia. Per i più piccoli c’è un facile trekking alla scoperta degli oggetti e delle impronte del Gigante Haunold che leggenda vuole vivesse proprio tra i boschi di questa montagna.

Le escursioni a Sesto e in Val Fiscalina

La Val Pusteria prosegue dal comune di San Candido verso l’Austria. Prosegui il viaggio verso la località di Sesto con la sua HelmJet, nuovissima funivia che collega la cittadina con il rifugio a 2000 metri sul Monte Elmo. Da qui puoi raggiungere l’Helmhaus (piccolo edificio posto sulla punta del monte) e i bunker e fortificazioni che lo circondano. Se alla quota preferisci il fondo valle, puoi raggiungere con una facile passeggiata leggermente in salita la Val Fiscalina, un luogo magico circondato dalle cime rosate delle Dolomiti, base di partenza per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo dall’Alto Adige.

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Il borgo di Padola | Foto di Paolo Ribichini

Bunker e passeggiate in Comelico

Proseguendo, invece, verso il Veneto, il confine è segnato da Passo Monte Croce. Da qui inizia il Comelico. Dal Passo puoi godere di bellissime passeggiate di media difficoltà verso il Croda Rossa di Sesto o verso l’Alpe di Nemes dalla quale si gode di un paesaggio senza eguali sul Gruppo del Popera. Camminando lungo i sentieri, se fai attenzione, potrai scovare molti bunker della guerra fredda, ormai dismessi e in stato di abbandono. Il nostro viaggio termina a Padola, piccolo borgo di 800 anime dal quale è possibile raggiungere a piedi la bellissima Val Grande, nella natura incontaminata. Tra i boschi della valle potrai scovare simpatiche sculture in legno realizzate da un artista locale.

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