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Le Canarie in bici. Un sogno per i ciclisti

di Redazione
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Se pensi alle Canarie, pensi al blu dell’oceano e ai paesaggi unici. In realtà, se ami pedalare, le isole spagnole sono il luogo perfetto dove andare sulle due ruote. Molte attrazioni turistiche e aree naturali delle Isole Canarie sono raggiungibili in bicicletta, sia su strada che in mountain bike. Anzi le otto isole regalano interessanti sfide in bicicletta. Solo per citarne qualcuna: Tejeda e le montagne sacre di Gran Canaria, la Caldera de Taburiente di La Palma o la spiaggia selvaggia e chilometrica di Cofete a Fuerteventura. I percorsi ciclabili dell’arcipelago offrono paesaggi, vegetazione e fauna che renderanno il tragitto e le soste un’esperienza unica.

Gran Canaria: da Ingenio a Pico de las Nieves

La tradizionale salita al Pico de las Nieves parte dalla località di Ingenio che si trova nella regione sud-est dell’isola di Gran Canaria (a 355 metri di altitudine), anche se la maggior parte dei ciclisti preferisce partire direttamente dalla costa al livello del mare. Il percorso è accessibile sia dalla strada GC-120 sia dalla GC-122, poiché le due strade si uniscono proprio nel villaggio di Ingenio. A Pico de las Nieves, la seconda vetta più alta di Gran Canaria, si può assistere a un fenomeno meteorologico unico nel suo genere: sulla sua sommità l’aria umida si scontra con le pendici della montagna. Il risultato è una cascata di nuvole che ipnotizza lo spettatore.

Tenerife: lungo la Ruta Garachico

Questo percorso ha un alto livello di difficoltà con un tracciato ripido e montuoso, adatto solo a ciclisti esperti. Al centro dell’isola di Tenerife, si erge il punto più alto di tutta la Spagna: l’imponente cono vulcanico del Teide e i suoi 3.718 metri di altitudine. Il vulcano e i suoi dintorni costituiscono il parco nazionale più visitato d’Europa e un santuario per i ciclo-appassionati.

Bici sull’isola de La Graciosa

Lanzarote: da Ruta Puerto del Carmen a Puerto del Carmen

Tralasciando la sua lunghezza complessiva, ben 180 chilometri, la difficoltà di questo percorso risiede, soprattutto, nell’enorme dislivello di 2130 metri, una vera sfida per i ciclisti più esperti e allenati. Nel Parco Nazionale di Timanfaya sembra di essere su un altro pianeta, al punto che gli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea si esercitano lì per addestrarsi per i futuri viaggi su Marte. Questa spettacolare area naturale si estende per oltre 5.000 ettari con vulcani, crateri e campi lasciati in passato dalle colate laviche, per un risultato paesaggistico di estrema unicità.

Fuerteventura: lungo la Ruta Corralejo

A nord della penisola di Jandía, nel sud dell’isola di Fuerteventura, si nasconde uno dei segreti più preziosi delle Isole Canarie: la Cofete. Questa è una delle spiagge più grandi e selvagge di Fuerteventura: 12 chilometri di sabbia chiara e acque cristalline. Non ci sono case o strade asfaltate. Una sola pedalata ti porta al suo punto panoramico per contemplare probabilmente uno dei luoghi più incontaminati dell’isola la Villa Winter, che nasconde misteri e un passato molto oscuro.

La Gomera: Mirador de la Laja

La Gomera: da Ruta San Sebastián de La Gomera a Garajonay.

Garajonay è il punto più alto dell’isola di La Gomera: oltre 1300 metri sul livello del mare. Per raggiungerlo si segue la Ruta da San Sebastián de La Gomera. Nel complesso si tratta di una salita di 42 chilometri con un percorso intenso e tortuoso. Il Parco Nazionale di Garajonay, dove risiedono le antichissime foreste di lauro, un luogo dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO.

La Graciosa: Ruta Caleta de Sebo – La Francesa

Arrivare a La Graciosa anche per i ciclisti professionisti significa prendersi un giorno di relax. Caleta de Sebo, con pochissime infrastrutture turistiche, sembra un paesaggio disegnato da un bambino con le casette bianche e blu, le sue spiagge dorate e il mare turchese. Una comoda pista ciclabile adatta a tutti conduce a La Francesa, una delle spiagge più belle dell’isola. La sua forma a ferro di cavallo orientata verso sud permette al mare, con acque turchesi, di rimanere quasi sempre calmo. È quasi obbligatorio fare una sosta lungo la strada e godersi la vista della scogliera di Famara che si staglia all’orizzonte sull’isola di Lanzarote.

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