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Zurigo, la città “noiosa” che è diventata vivace

di Paolo Ribichini
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Dicono che sia una città noiosa. Ma in realtà Zurigo, famosa soprattutto per le sue banche, sta cambiando lentamente la sua faccia. Aumentato gli abitanti che lavorano nell’industria “creativa”: architetti, musicisti, editori, artisti e designer. Insomma, una città che vuole darsi un nuovo volto, decisamente più vivace. Scopriamola insieme.

Architettura zurighese

Zurigo vanta moltissime attrazioni architettoniche. Tra queste il Kunsthaus con il suo recente ampliamento, che è stato progettato dall’archistar David Chipperfield. Con questa “estensione” Zurigo è ora sede del più grande museo d’arte della Svizzera.

Un centro tutto da scoprire

Il centro storico di Zurigo (Altstadt) è il cuore pulsante della città ed è un luogo perfetto per passeggiare e scoprire le numerose attrazioni storiche e culturali. Qui si trovano edifici storici, tra cui la chiesa di St. Peter con il più grande orologio a campana d’Europa, la Rathaus (sede del governo cittadino), e la Lindenhof, un’area verde che offre una splendida vista su Zurigo.

Il lago di Zurigo

Il lago di Zurigo è un’oasi di tranquillità al centro della città e un luogo popolare per passeggiate, picnic, sport acquatici e persino nuoto. Qui si trovano numerose spiagge, parchi e caffetterie che offrono un’ottima vista sul lago e sulle montagne circostanti. Sali su una barca per un tour alla scoperta del lago e delle sue isole.

Zurigo e il suo lungolago | Foto di Ricardo Gomez Angel su Unsplash

La chiesa di Fraumünster

La chiesa di Fraumünster, uno dei più antichi edifici religiosi di Zurigo, è famosa per le sue splendide finestre dipinte dall’artista Marc Chagall. Le cinque finestre dipinte a mano rappresentano episodi della Bibbia e creano un’atmosfera unica nella chiesa. Inoltre, la chiesa presenta anche una torre campanaria alta 64 metri, dalla quale puoi godere di una vista panoramica sulla città.

Nel segno dell’Helvetica e del design

In ogni parte del mondo si possono trovare segni del design “made in Zurich”. Per esempio: ovunque tu sia, non sarai mai troppo lontano da un poster, un logo o un’insegna realizzata con il font Helvetica. Il carattere tipografico sviluppato da Max Miedinger nel 1957 è indissolubilmente legato all’estetica dello stile svizzero. Quindi, per molti aspetti, il famoso Swiss Style è in realtà uno “Zurich Style” – non per niente, il 23,7% di tutti i creativi in Svizzera lavorano nel Cantone di Zurigo. Inoltre, anche in campo della moda, il cantone di Zurigo ha raggiunto importanti livelli con il marchio Freitag, con sede a Zurigo Ovest, la cui prima borsa è stata addirittura inclusa nella collezione di design del MoMA di New York.

Cioccolato, tanto (e stravagante)

Quando pensi alla Svizzera, il primo cibo che ti viene in mente – con ogni probabilità – è il cioccolato. Zurigo ha dato i natali al famoso cioccolato Lindt. Ma sempre in città esistono realtà locali molto interessanti da scoprire. “Taucherli” è uno degli esempi della recente rinascita della scena del cioccolato “bean-to-bar” (dalla fava di cacao alla tavoletta) di Zurigo. Kay Keusen era un responsabile vendite di un’azienda locale. Ha lasciato tutto per dedicarsi alla Taucherli che oggi produce vere e proprie creazioni di cioccolato piuttosto eccentriche.

Una storia di sostenibilità

A Zurigo l’acqua è un elemento fondamentale per la città. Che si tratti di lidi fluviali, laghi, ristoranti o bar direttamente sull’acqua. Lo sa bene Peter Hornung, che, con il suo marchio Round Rivers, si assicura che il fiume Limmat rimanga sempre pulito. Recupera la plastica dal fiume e produce con la stessa costumi da bagno sostenibili.

Tradizioni stravaganti

Anche se gli abitanti di Zurigo sono soliti vestire con una certa eleganza e serietà, ci sono tradizioni stravaganti che ti faranno cambiare opinione su di loro. Durante il “Samichlausschwimmen” (il prossimo si terrà il 3 dicembre), si immergono nelle gelide acqua della Limmat vestiti con costumi di Babbo Natale. Poi diventano esuberanti al “Knabenschiessen” (dal 9 all’11 settembre) quando dimostrano le loro abilità di tiro con il fucile. Si vestono, poi, con costumi storici al festival di primavera “Sechseläuten” (il 17 aprile). Durante quest’ultimo evento, un fantoccio a forma di pupazzo di neve viene bruciato e gli viene fatta esplodere la testa per dare il benvenuto alla primavera. Proprio quando l’orologio della chiesa di Grossmünster segna le 18, il “Böögg” – come viene chiamato il pupazzo – viene dato alle fiamme. Più velocemente esplode la sua testa – che è riempita di fuochi d’artificio – più bella sarà l’estate. Almeno così dicono gli zurighesi.

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