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Roma d’autunno a piedi, un itinerario della Grande Bellezza

Un percorso ad anello di 9 chilometri da San Pietro a Trastevere (e ritorno) camminando nella storia

di Paolo Ribichini

Il vento, le nuvole che sporcano l’azzurro del cielo, la storia millenaria. Roma in autunno ha un fascino unico. Anche se il traffico e la presenza invadente delle auto in ogni angolo della città, Roma regala scorci unici da vivere rigorosamente a piedi, con uno zaino sulle spalle e un impermeabile a portata di mano. Ecco il nostro itinerario per un weekend unico a Roma in autunno.

Da San Pietro al Pasquino

Lasciati San Pietro alle spalle e cammina per via della Conciliazione e svolta a destra lungo via della Traspontina. Attraversa il Tevere su Ponte Vittorio ed entra tra le strette vie del rione Ponte e del rione Parione. Cammina lungo via del Governo Vecchio, tra locali e botteghe fino alla statua del Pasquino, famosa per essere “parlante”. Da secoli la statua lancia invettive contro i potenti ed è probabile che troverai qualche strofa scritta ai suoi piedi.

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Pasquino | Architas, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

La Roma antica, tra Giordano Bruno e il Ghetto

Dopo aver ammirato Piazza Navona, a pochi metri dal Pasquino, prosegui verso Piazza San Pantaleo e da lì a Campo de’ Fiori con il suo antichissimo mercato, la statua di Giordano Bruno, i suoi ristoranti e locali e i forni dove fermarsi a mangiare un po’ di focaccia farcita. Ma non esagerare. Anche perché le osterie più buone sono poco più avanti. Prosegui per la pittoresca via dei Giubbonari ed entra nel Ghetto. Su via Portico d’Ottavia sono tantissimi i ristoranti che cucinano piatti tipici della tradizione giudaico-romana. C’è veramente l’imbarazzo della scelta. In fondo alla strada, dopo aver mangiato, non perderti il Portico d’Ottavia, pittoresco emblema della Roma che fu.

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Il Portico d’Ottavia | Photo by Gabriella Clare Marino on Unsplash

L’Isola Tiberina, l’altra dimensione

Tornando sul Lungotevere ti ritroverai all’altezza del Ponte Fabricio, il più antico di Roma, che collega il Ghetto all’Isola Tiberina. È un portale che ti farà entrare in un’altra dimensione. L’isola ospita nella sua parte settentrionale l’antico ospedale Fatebenefratelli, lo storico ristorante della Sora Lella e la Chiesa di San Bartolomeo, realizzata sopra il tempio di Esculapio. Scendi sulla banchina. Il Tevere qui si percepisce in tutta la sua potenza per via delle rapide che agitano le sue placide acque. Gli alberi e gli arbusti ingialliti rendono l’atmosfera unica, lontano dal trambusto e dal traffico. Fai il giro dell’isola e osserva ogni angolo di edifici costruiti su muri preesistenti, veri e propri strati di storia e chiaramente i resti del Ponte Rotto. Non ti resta che risalire e raggiungere Trastevere attraverso Ponte Cestio.

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L’Isola Tiberina | Photo by Massimo Virgilio on Unsplash

Trastevere tra vicoli e scorci unici

Trastevere è probabilmente il rione più famoso di Roma, noto soprattutto per i suoi ristoranti tipici e per la sua vita notturna. Ma questo rione dà il meglio di sé, in realtà, alla luce del giorno, quando la folla lascia spazio al vento e al profumo di legna bruciata. Ogni angolo racchiude uno scorcio pittoresco, soprattutto durante il periodo d’autunno a Roma. Supera viale Trastevere e raggiungi la bellissima Chiesa di Santa Maria in Trastevere seguendo via della Lungaretta. Raggiungi Piazza Sant’Egidio e perditi tra i vicoli, seguendo l’istinto. Poi con l’aiuto di qualche passante o di Google Maps, raggiungi via Garibaldi che connette Trastevere con il Gianicolo. Prima di salire, però, puoi visitare l’Orto Botanico che, al di là dei bellissimi colori autunnali che conserva, ospita anche per il periodo natalizio (fino all’8 gennaio), un’esposizione di luminarie, vere e proprie opere d’arte fatte di luce immerse nella natura).

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Tra le vie di Trastevere

Il Gianicolo: tra tempietti, belvedere e fontane

Percorri in salita via Garibaldi fino all’edicola della via Crucis. Da qui prendi la scalinata e raggiungi l’affascinante chiesa di San Pietro in Montorio con il Tempietto del Bramante, visitabile chiedendo di accedere all’Ambasciata di Spagna. Poco più in là via Garibaldi ti conduce alla Fontana dell’Acqua Paola, conosciuta dai romani come “il Fontanone del Gianicolo”. Seguendo la Passeggiata del Gianicolo, raggiungerai il Belvedere, dal quale potrai godere una vista unica su Roma d’autunno e su tutto il suo centro storico. In base all’ora che visiterai questo luogo, potrai trovare aperti i tipici stand delle marionette con tanto di spettacoli per bambini. Oppure potrai assistere a mezzogiorno al colpo di cannone. Proseguendo verso nord troverai prima il faro donato dagli emigranti in Argentina alla città di Roma. Poco più avanti ci sono invece i resti della Quercia di Torquato Tasso, carbonizzata da un fulmine. È arrivato il momento di ridiscendere lungo la Salita di Sant’Onofrio. Attraversa via del Gianicolo ed entra per la Porta di Santo Spirito. A destra c’è l’antichissimo ospedale di Santo Spirito in Sassia, mentre proseguendo sempre avanti, si raggiunge nuovamente via della Conciliazione.

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Il colpo di cannone al Gianicolo | vFabrizio Mei, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Il percorso

Il percorso dell’itinerario è di 9 chilometri da percorrere in circa 2 ore, escludendo le varie soste. Il dislivello è di circa 120 metri.

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