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Tra Piemonte e Valle d’Aosta, il nuovo sentiero dei Walser

di Paolo Ribichini

Un sentiero di oltre 200 chilometri per celebrare il popolo dei Walser. Dalla Francia all’Austria, sono tanti i segni lasciati da queste genti lungo buona parte dell’arco alpino. Camminatori, esploratori e coloni, nel Basso Medioevo si erano insediati, partendo dal canton Vallese in Svizzera, in diverse valli italiane delle Alpi occidentali.

Un cammino a passo di…Walser

Oggi, per onorare la loro caparbietà e resilienza, nasce un cammino tra Piemonte e Val d’Aosta: 15 tappe, 220 chilometri, 12 sentieri tematici e oltre 200 punti d’interesse. Un cammino, realizzato unendo percorsi preesistenti, attraverso il quale potrai scoprire la cultura dei Walser e la bellezza dei territori che un tempo colonizzarono, camminando proprio su quelle che un tempo erano le uniche vie di comunicazione e di commercio, dalla Valsesia alla Val d’Ossola, dalla Valle di Gressoney alla Valle d’Ayas.

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Photo by James Wheeler on Unsplash

Il Sentiero dei Walser: obiettivi e tappe

Il progetto, che nasce sulla falsariga dell’omonimo percorso – inaugurato nel 2010 – che attraversa i cantoni svizzeri Ticino e Grigioni per arrivare fino in Austria, punta a favorire lo sviluppo sostenibile dei territori walser, incentivando forme di turismo lento ed esperienziale che svolgano anche una promozione delle culture locali. Walserweg Italia è stato realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”, che mira a far conoscere l’aspetto culturale e creativo dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Clicca qui per scoprire tutte e 15 le tappe. Ogni tappa è commentata e tracciata sull’app per escursionisti Outdoractive mentre è possibile scaricare nei formati KML e GPX la traccia gps.

I Walser

Tra il XII e il XIII secolo i Walser - di origine germanica - si spostarono a piccoli gruppi dalla loro terra d’origine – il Vallese – e iniziarono un lento processo di colonizzazione delle cosiddette Alte Terre, cioè quelle terre in quota dove è ancora possibile la vita dell’uomo. Iniziarono così a dissodare le terre incolte e a rendere fertili valli in quota. Si trattava di terreni che nessuno, prima di loro, era riuscito a sfruttarli. I Walser trasformarono le Alte Terre da luoghi aspri a realtà abitabili tutto l’anno.

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