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Da Troia a Roma, viaggio sulle orme di Enea

di Redazione

Ripercorrere il viaggio di Enea. Da Troia a Roma (quasi). Da Oriente a Occidente. Per mare, alla scoperta dei luoghi toccati dall’eroe troiano con il figlio Ascanio e con il padre Anchise, seguendo i versi di Virgilio. Questo itinerario è oggi diventato il 45° itinerario certificato dal Consiglio d’Europa tra i percorsi che invitano alla scoperta di un patrimonio di testimonianze archeologiche, religiose, artistiche e naturalistiche, ma anche ai valori fondamentali come democrazia, diritti umani, scambi interculturali. Così il viaggio di Enea affianca, tra gli altri il Cammino di Santiago, il primo a essere stato riconosciuto nel lontano 1987.

rotta di enea
La Rotta di Enea | Immagine elaborata dall’Associazione Rotta di Enea

Un itinerario unico

Si tratta del primo itinerario marittimo turistico-archeologico al mondo. Il riconoscimento è arrivato grazie al lavoro dell’Associazione Rotta di Enea, che dal 2018 segue il progetto, coordinandosi con il Comune di Edremit in Turchia (dove si trova il sito archelogico di Antandros, città da cui si imbarcò Enea) e la fondazione Lavinium in Italia. L’itinerario solca tutto il Mediterraneo centro-orientale e tocca ben cinque Stati: Turchia, Grecia, Albania, Italia e Tunisia. Ben 21 tappe principali, sei siti dell’Unesco e tre parchi nazionali, oltre a tutte le bellezze ed eccellenze della costa dell’Italia meridionale.

Sulle orme di Enea

Si parte da Troia, sito Unesco dal 2018 e sede di uno straordinario museo dove è custodita la maggiore collezione di sculture al mondo di luoghi e personaggi mitici dell’Iliade. Da scoprire nei pressi di Troia il Parco Nazionale del Monte Ida, dove Anchise avrebbe incontrato la futura madre di Enea, la dea della bellezza Afrodite. Mentre poco più a nord, il sito archeologico di Antandros. Da qui inizia la navigazione (vera o immaginaria) verso Dalos, per poi proseguire a Butrinto, antica città albanese sullo Ionio dove Enea incontrò Andromaca. Poi si sfiora il Salento e si raggiunge quella che fu colonia greca: Crotone. Si ritorna in mare verso Cartagine, oggi territorio tunisino, dove Enea incontrò Didone. Si ritorna in Sicilia, verso Trapani, dove, la leggenda vuole, morì Anchise. Il viaggio via mare prosegue verso Cuma, prima colonia greca nel Mediterraneo occidentale, dove Enea incontra la Sibilla, per risalire a Pozzuoli e il Parco archeologico dei Campi Flegrei. E ancora, Gaeta fino all’antica Lavinum (oggi Pratica di Mare), dove il viaggio termina e dove puoi visitare quella che viene definita la tomba di Enea.

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